Al 30 giugno 2007 le aziende italiane con titolari stranieri erano 141.393, 1 ogni 20,8 residenti stranieri. Il dato emerge da una ricerca condotta dal Dossier statistico immigrazione Caritas-Migrantes, che sarà presentata oggi pomeriggio nel corso di un convegno sul tema Immigrati: per contare di più in Italia come lavoratori, come imprenditori, come cittadini, promosso dalla Fondazione Ethnoland. Tra le regioni con maggior numero di aziende guidate da stranieri troviamo la Lombardia (33.101), seguita da Emilia Romagna (17.522), Piemonte (15.845), Veneto (15.635) e Lazio (14.226). A notevole distanza si collocano la Sicilia con 4.000 aziende, Campania, Marche, Friuli Venezia Giulia, e Liguria (circa 3.000 aziende in ogni regione), Abruzzo, Trentino Alto Adige, Sardegna (2.000 aziende ciascuna) e 1.000 aziende in Puglia. Le altre regioni sono al di sotto del migliaio. Tra le province, quelle con maggiore presenza di attività lavorative straniere sono Milano (16.871), Roma (12.739) e Torino (9.567). Secondo la ricerca, oltre il 70% delle attività sono, rispettivamente, nei settori delle costruzioni e del commercio; con percentuali molto più ridotte vanno segnalati anche il settore tessile, quello dell’abbigliamento e calzaturiero, nonché diverse attività nei servizi. Tra le regioni che si segnalano, secondo i curatori della ricerca, come esempio virtuoso, per aver creato un clima adatto alla diffusione dell’imprenditoria, le isole, specialmente la Sardegna, dove spiccano due collettività (Marocco e Senegal) conosciute per la loro abilità nel lavoro autonomo; in Sicilia, inoltre, gli imprenditori immigrati hanno lo stesso tasso di diffusione che si riscontra in Emilia Romagna. Certamente affermano i ricercatori – le imprese operanti nelle regioni più povere non possono collocarsi ai livelli economici più alti, ma sono comunque espressione di creatività lavorativa e dinamicità economico-produttiva. Un esempio ancora più significativo è costituito dalla Calabria, dove il tasso di diffusione degli imprenditori immigrati è quattro volte superiore al valore nazionale. Una situazione insoddisfacente si riscontra, invece, in Basilicata, con un’impresa ogni 53 residenti stranieri, e in Umbria (una ogni 200). Durante il convegno, al quale interverranno tra gli altri p. Federico Lombardi (direttore della Sala Stampa vaticana), Franco Pittau (coordinatore del Dossier statistico immigrazione CaritasMigrantes) e Otto Bitjoka (Fondazione Ethnoland), sarà presentato il progetto ImmigratImprenditori, che ha lo scopo di far conoscere gli immigrati e facilitare loro l’ingresso nel mondo dell’imprenditoria.Sir