Toscana
Immigrati e integrati
Un aumento del 50% del numero di immigrati regolari negli ultimi due anni; 750 mila di essi sono presenti nel nostro paese da più di 6 anni, 350 da almeno 10. La forza lavoro straniera incide del 5% sul totale; 55 mila gli imprenditori immigrati; 200 mila i figli di immigrati che frequentano le nostre scuole: la stabilità degli immigrati in Italia è un dato di fatto, è finita la fase dell’emergenza. Il superamento della precarietà rimane ancora un obiettivo ma è una condizione della minoranza. È questo il filo conduttore del rapporto 2003 sull’immigrazione, giunto alla sua 13ª edizione, elaborato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes, e presentato martedì 28 ottobre a Roma dai promotori, alla presenza del sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano. Il dossier sollecita politiche più consistenti per l’integrazione ma – è stato rilevato – il fenomeno dell’immigrazione italiana ha avviato la fase della stabilità. È stata ribadita la contrarietà ad una politica migratoria di tipo solo repressivo. Ecco alcuni dei dati del dossier.
GLI STRANIERI IN CARCERE. I detenuti immigrati costituiscono il 30,1% del totale (16.788 su 55.670) e sono in leggera diminuzione (-1,5%) rispetto al 2001. Fra i detenuti, prevalgono i nordafricani (43,6%) e gli immigrati dell’est Europa (33,6).