“L’umanesimo, di cui Firenze è stata testimone nei suoi momenti più creativi, ha avuto sempre il volto della carità. Che questa eredità sia feconda di un nuovo umanesimo per questa città e per l’Italia intera”. Sono le parole conclusive dell’omelia di papa Francesco alla Messa celebrata allo stadio Franchi. Un binomio di cui la storia della città è intrisa e che resta profondamente attuale anche nel presente. Proprio per questo, il pranzo del Pontefice alla “storica” mensa Caritas di San Francesco Poverino, in piazza Santissima Annunziata, non è stato affatto un gesto di facciata quanto piuttosto un’ulteriore profonda sottolineatura di questo legame. E sempre per questo, a ricordo o piuttosto come “eredità” del convegno resterà a Firenze la “Casa della carità”, una vera e propria cittadella polivalente – condominio solidale, ma non solo – che sta per essere completata in via Arcangelo Corelli, nel quartiere di Novoli. Di tutto questo parliamo in questa intervista con Alessandro Martini, presidente diocesano nonché delegato regionale Caritas.Intervista di Marco Lapi. Montaggio di Matteo Fagioli