Toscana
Il volontariato fa bene alla Toscana
di Leonardo Chiarelli
Un sistema innovativo ed unico in tutta Italia, per studiare la ricaduta sociale delle attività di volontariato che operano nella regione. Se ne è parlato, sabato 21 marzo, a Firenze, in occasione della presentazione del nuovo volume Cesvot, La valutazione dell’impatto sociale dei progetti del volontariato toscano, di Andrea Bilotti, Lorenzo Nasi, Paola Tola e Andrea Volterrini (I Quaderni, n. 43), in collaborazione con CSVnet e Co.Ge.
Secondo questo modello, sono 15 i punti che analizzano la ricaduta dei progetti di volontariato che operano sul territorio toscano, tra i quali, il tipo di ricaduta sui beneficiari diretti e indiretti dell’intervento, il livello di continuità, trasferibilità e disseminazione del progetto, il grado di integrazione con le politiche di welfare locale e di sviluppo delle relazionalità.
«La possibilità di valutare l’impatto sociale dei progetti del volontariato permette a tutto il sistema di compiere un importante salto di qualità» spiega il presidente di Cesvot, Patrizio Petrucci.
Stimare la validità dei progetti, ed il loro corretto funzionamento all’interno della società in cui si trovano ad operare, è un modo per far conoscere agli investitori, enti pubblici e privati, la validità dei progetti portati a termine grazie ai loro finanziamenti. Un stimolo per investire con sicurezza, senza timore di sperpero dei fondi, nel terzo settore.
«La trasparenza sull’andamento dell’attività continua Patrizio Petruci non deve essere visto come un controllo, ma come un contributo al miglioramento».
Il mondo del volontariato, si presenta oggi come una realtà importante e attiva nella nostra società. Un volontariato che deve risultare utile, che porti ad avere riscontri positivi da parte di chi ne usufruisce, per questo spiega quindi Andrea Volterrani sociologo dell’Università Tor Vergata Roma «Cesvot non si limita alla valutazione del progetto, ma alla valutazione dell’impatto che esso ha nella realtà in cui presta il suo servizio».
Sono 520 i progetti che Cesvot ha sostenuto dal 2002 al 2007 in Toscana, con un finanziamento di 14 milioni di euro, ai quali si aggiungono 7 milioni erogati da partner pubblici e privati.
Di questi progetti, 23 sono quelli presentati ed ammessi da parte di Cesvot nella sola città di Firenze.
I progetti sui quali è stato deciso di investire in modo più considerevole sono «Il Girotondo della manna», che con un finanziamento di 60 mila euro permette a tutte le Onlus di recuperare gli alimenti ad alta deperibilità rimasti invenduti nel circuito della ristorazione e di distribuirli ai bisognosi. Restituire così valore al cibo che sarebbe invece destinato allo smaltimento, con costi che andrebbero a ricadere sull’intera collettività. Partner di questo progetto sono il Comune di Firenze, la Caritas Diocesana di Firenze, l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, Ataf spa e Il Quadrifoglio spa.
«Accoglienza a soglia zero: una sosta in comune» è un altro progetto su cui sono stati investiti fondi per 55.300 mila euro.
Con questo progetto si propone di fornire una prima accoglienza e un sostegno sociale e personale alle persone in estrema povertà. «Sosta in comune» offrirà un riparo e un ristoro ai senza tetto e sarà aperto sei giorni a settimana. Oltre alle docce giornaliere e alle colazioni calde verrà offerto un pasto gratuito domenicale.
Saranno destinati inoltre finanziamenti rivolti agli anziani, promuovendo attività culturali e ricreative ed attività volte al recupero ed alla trasmissione della memoria.
Progetti importanti volti ad affrontare le difficoltà della quotidianità, come quello dal Cave Coordinamento delle associazioni del volontariato empolese con il progetto «Mi curo di te», per rispondere alla domanda di assistenza da parte delle persone sole ed in difficoltà legando a ciò, l’integrazione di badanti spesso straniere.
Molto si sta lavorando anche nelle province toscane. Cesvot ha promosso progetti validi riguardanti la prevenzione sui giovani, proteggendoli dalle realtà di bullismo da parte di gruppi di coetanei violenti. L’Associazione Sestante Solidarietà di Livorno si propone di combattere il bullismo via internet, ed altre di fornire sostegno agli studenti in difficoltà.
Per saperne di più sui progetti, i bandi di concorso e i corsi di formazione per i volontari e possibile consultare il sito www.cesvot.it.
Il Cesvot è presente su tutto il territorio regionale con 11 Delegazioni territoriali. Lo scopo del Cesvot è di «sostenere e qualificare l’attività di volontariato. A tal fine eroga le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali»
Il Cesvot cura la promozione delle attività delle associazioni di volontariato, offre sostegno organizzativo ad iniziative specifiche e, attraverso il «Bando Percorsi innovazione», finanzia progetti di intervento integrati.
Svolge attività di ricerca in collaborazione con le Università degli Studi e le Associazioni di volontariato, con lo scopo di avere un quadro conoscitivo aggiornato dei bisogni del territorio, al fine di migliorare e rendere più incisiva la progettazione degli interventi.
Il Cesvot promuove e sostiene percorsi formativi che contribuiscono alla crescita tecnica e culturale di tutti coloro che operano nelle associazioni.
Lo strumento attraverso il quale le associazioni possono usufruire di questa opportunità è il «Bando Progetti di formazione» con cadenza annuale.
Nel 2007 sono stati 294 i progetti presentati al Cesvot, di questi ne sono stati ammessi 253 l’86,5% e finanziati 102, che rappresentano il 34,69%.