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Il vicariato di Bucine si prepara a Verona

Un anno liturgico vissuto intensamente è il 2006 in cui la Chiesa italiana si ritroverà a Verona per il quarto Convegno ecclesiale nazionale. Anche il Vicariato di Bucine è in cammino verso il grande appuntamento di metà ottobre. La prima Lettera di Pietro è stata la traccia di lavoro che ha accompagnato il Consiglio pastorale, convocato mensilmente dal parroco di Ambra, prima della discussione dell’ordine del giorno. Possiamo veramente dire, come suggerisce la Cei, che «la speranza, oggi come ieri, si comunica attraverso un “racconto” nel quale il testimone dice come si è lasciato plasmare dall’incontro con il Risorto e come questo incontro riempia la sua vita». E la speranza del vicariato è stata puntata sui giovani. Numerose sono state le iniziative proposte dalle parrocchie che sono state vissute con fede grande spirito comunitario: i campi per animatori, i campeggi per le varie classi, il Grest, il volontariato in Albania, la Gioventù studentesca al campo di Perelli, il volontariato in Brasile, i pellegrinaggi a Lourdes e in Scozia. Una grande esperienza è stata la partecipazione dei giovani (fra cui un’intera famiglia di Ambra con due bambine) alla missione in Albania con il Centro di pastorale giovanile diocesano. Per alcuni giovani parlare di Uznove, quartiere popoloso della città di Berat e delle maestre Pie Venerini che accolgono anche i bambini disabili significa dire con gioia di aver vissuto un’esperienza da ripetere. E possiamo dire che la speranza è ben riposta.Gaby Oppi Ferretti