Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo visita la Ginestra. «Il cristiano non stia alla finestra».

Il cristiano non può stare alla finestra e limitarsi a guardare ciò che avviene nella piazza. Ma deve sporcarsi le mani e assumere impegni precisi per annunciare la Parola di salvezza e servire il prossimo». Ecco l’eredità che lascia il vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, alla parrocchia della Ginestra di Montevarchi al termine dei tre giorni di visita pastorale nella comunità «chiusa» all’interno di una città in gran parte nel territorio della diocesi di Fiesole. Le parole del vescovo sono quelle dell’omelia della S.Messa della domenica: la celebrazione della comunità che, avverte monsignor Bassetti, «ha bisogno di unità per affrontare le sfide che le si pongono davanti». È un richiamo alla responsabilità e alla partecipazione quello che arriva dal vescovo. «C’è bisogno di essere accoglienti. Nessuno può sentirsi straniero in parrocchia», aggiunge. Una riflessione che va a braccetto con l’appello ad impegnarsi nella «polis». «È necessario l’incontro fra la comunità ecclesiale e la società civile – spiega monsignor Bassetti durante la S.Messa cui partecipa anche il sindaco di Montevarchi, Giorgio Valentini -. L’interesse per la politica non può non riguardare anche il cristiano e occorre una collaborazione con l’amministrazione pubblica per il bene della città».I tre giorni nella città del Valdarno sono segnati da un programma intenso messo a punto dal parroco, don Luigi Buracchi. La prima tappa è a scuola: nelle elementari «Isidoro del Lungo» e alle medie «Francesco Petrarca». Sono incontri in cui il vescovo risponde alle domande dei ragazzi o in cui viene accolto dai canti degli studenti delle medie preparati con l’insegnante di religione, Massimo Mugnai, e con la professoressa di musica, Chiara Bartolini, attiva anche in parrocchia.A lei si deve anche il musical «Il sogno di Giuseppe» messo in scena sabato proprio in occasione della visita pastorale dagli alunni ed ex studenti dell’istituto comprensivo «Petrarca» al circolo delle Stanze Ulivieri. Uno spettacolo accompagnato anche da poesie e canzoni. «Non avevo mai visto un musical», commenta il vescovo. Giovani protagonisti anche venerdì nella cena con monsignor Bassetti. A loro il vescovo ricorda le parole di Giorgio La Pira. «I giovani sono come le rondini che volano verso la primavera – spiega il presule – Ed è bene che continuino a sognare. Soltanto così, facendo scelte positive, avremo una Chiesa più missionaria e una società più giusta». Nel dopocena l’incontro con i volontari dell’associazione missionaria «Neema» presieduta da Giuseppe Morbidelli che ha scelto come terra d’azione l’Africa.La giornata di sabato è scandita dal confronto col consiglio pastorale, quello affari economici e quello Anspi. Due ore di discussione per toccare temi come il ruolo dei laici in parrocchia, della collaborazione con le altre comunità della città, la partecipazione all’Eucaristia. Poi le tappe a Mercatale e Caposelvi. E la domenica pomeriggio anche la sosta a Rendola. di Giacomo Gambassi