«La Provincia rappresenta per i pratesi una conquista storica e una fondamentale risorsa per il territorio. Oggi, a distanza di 18 anni dalla sua istituzione, l’ente è entrato pienamente nella mentalità collettiva di tutti noi e non potremmo più immaginarci senza i suoi servizi, i suoi investimenti e il suo apporto». Lo ha affermato il Vescovo di Prato Gastone Simoni ricevendo nei giorni scorsi una rappresentanza del Comitato Provinciale Area Pratese, da sempre presidio di studi sull’ente Provincia. Conversando con i membri del gruppo, guidati dal presidente Roberto Risaliti, mons. Simoni si è soffermato anche sui ricordi personali: l’istituzione della Provincia di Prato, infatti, è arrivata soltanto due mesi dopo il suo arrivo a Prato. A Risaliti, che gli riassumeva il dibattito in corso a livello nazionale sull’utilità delle Province, mons. Simoni ha spiegato che non gli compete esprimersi sul dibattito politico-istituzionale. «È indubbio, però ha affermato il Vescovo che, comunque la si pensi e qualunque sia il giudizio sulle amministrazioni passate e presenti, la Provincia ha portato alla nostra città e al territorio degli altri Comuni i benefici di grande rilevanza per i cittadini, le imprese e le realtà del privato sociale e della cultura». Infine, ha aggiunto «mi permetto di chiedere a quanti auspicano l’abolizione della nostra Provincia quale alternativa credibile e concretamente positiva si profila o si immagina. In particolare, poi, si dovrebbe far capire alla gente quali effettivi vantaggi, quali servizi migliori e quali risparmi del pubblico denaro porterebbe il cosiddetto Provincione Firenze-Prato-Pistoia. Anch’io vorrei capire meglio».
