Nel nome di San Giuseppe «uomo giusto», il padre di Gesù e patrono dei lavoratori, il vescovo Gastone Simoni chiama a raccolta la città e la diocesi. Lunedì 19 marzo, memoria del Santo, alle 21,15 in cattedrale si pregherà per invocare sulla comunità pratese ogni bene temporale e spirituale. Mons. Simoni ha spedito nei giorni scorsi una lettera al clero diocesano, ai religiosi, ai laici, a tutti i dirigenti e i responsabili delle componenti sociali ed economiche pratesi, alle istituzioni cittadine. Non solo, la volontà del Vescovo è che partecipino anche «i fratelli responsabili delle varie Chiese e comunità cristiane presenti a Prato». Per questo la veglia in programma avrà caratteri ecumenici.Punto di partenza la Lettera di San Paolo a Tito, dove si legge: «Essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini». Una esortazione questa che mons. Simoni reputa necessaria per chiedere «Grazie per la vita dei singoli, delle famiglie e dell’intera società pratese in questa fase appesantita dalla gravissima crisi del lavoro».La prima parte della veglia avrà carattere penitenziale, come si addice in questo tempo di Quaresima, nella quale si prenderà coscienza degli errori fatti. Nella seconda spazio alle invocazioni litaniche. «Sarei contento che quanti amano la nostra città potessero trasmettere, per quanto possono, il mio invito» ha scritto mons. Simoni ai pratesi.