Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il vescovo scrive ai fidanzati «Siete un tesoro per la Chiesa».

Cari amici,le vostre storie d’amore sono un tesoro prezioso certamente per voi: lo sono anche per la Chiesa e per la società intera. Finché al mondo uomini e donne si relazioneranno in quell’unica e irripetibile esperienza che è la vita di coppia, c’è speranza per la terra e i suoi abitanti. Proprio per la dimensione anche soprannaturale di ciò che vivete – amore è il nome stesso di Dio – sono certo di trovare accoglienza invitandovi ad avere una parte diretta e specifica nel cuore stesso della tradizione cristiana d’Arezzo, che è la filiale pietà di questo popolo per la Madonna del Conforto.Sono consapevole della complessità di quanto state vivendo e di quanto sia impegnativo dar vita oggi ad una famiglia. So anche che fu in ogni epoca necessario un gran coraggio per trasformare un rapporto d’amore tra un uomo e una donna in quel prezioso elemento della vita sociale che è la famiglia. Mi rallegra tuttavia pensare che quando una storia d’amore diventa una famiglia ogni persona ne risulta trasformata; si induce nella coppia una maturità incantata che fa assumere alla donna e all’uomo pienezza di espressione e bellezza.Mi piace immaginare una larga rappresentanza di giovani innamorati a far Chiesa, per chiedere coraggio e benedizione, a cominciare da una sosta in comune con molti altri giovani nel luogo santissimo dove già i nonni dei nonni delle vostre famiglie hanno trovato per secoli conforto, davanti alla venerata immagine di nostra Signora, nella chiesa madre di tutta la nostra comunità diocesana, che è la Cattedrale.Nel consueto percorso che aggrega gli aretini in prossimità della festa del 15 febbraio, in questo primo anno che sono con voi, ho pensato di farvi riservare una mezz’ora di preghiera insieme per chiedere benedizione sulle vostre persone e sulle vostre storie, sui vostri progetti, sulle vostre intenzioni. Vorrei tanto pregare insieme con voi e per il vostro matrimonio. Vorrei farmi partecipe, davanti alla Madonna del Conforto, delle vostre difficoltà a trovare sicurezza nelle decisioni da prendere, un lavoro certo, una abitazione decente.So che è molto utile la fede per individuare il coraggio che molti di voi cercano per mettere su famiglia. Unire le storie di due persone dà vita ad un soggetto unico che esprime entrambi e che consente di far fiorire, nella quotidianità della vita, il sogno e il progetto che avete maturato nei mesi e negli anni. Quanti avranno la possibilità di venire in Duomo la sera del 12 febbraio alle ore 21 nel ricordo anche di San Valentino, saranno molto benvenuti: sarò ad attendervi per pregare brevemente insieme per voi.Assicuro però la mia preghiera anche per quelle coppie che non riusciranno ad essere presenti o per gli impegni che hanno o per la difficoltà delle situazioni in cui si trovano o per la poca dimestichezza che avessero a manifestare con atti di religione la loro qualità d’essere figli di Dio. Oggi molte cose sono difficili, ma sono certo che la Madonna che a Cana di Galilea seppe perfettamente capire l’imbarazzo di quegli sposi, saprà anche capire le difficoltà dei ragazzi e delle ragazze di oggi.di Riccardo Fontana arcivescovo