Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo Luciano torna a Civitella per i cinquanta anni di sacerdozio

Una comunità in festa che diviene momento di gioiosa preghiera e di ringraziamento a Dio. Civitella in Val di Chiana ricorda il cinquantesimo della consacrazione sacerdotale di un illustre civitellino: monsignor Luciano Giovannetti, vescovo di Fiesole, e del parroco don Tommaso Tonioni che il 15 giugno 1957 furono ordinati nella Cattedrale di Arezzo dal vescovo Mignone. Domenica 24 giugno tutto il paese insieme a anche tanta gente delle zone limitrofe sarà presente per questa ricorrenza, ma anche per l’inaugurazione della chiesa della Madonna di Mercatale, restituita alla devozione dei fedeli dopo i lavori di restauro. Il programma prevede alle 15.30 l’inaugurazione della chiesa della Madonna di Mercatale, alle 17.30 la S.Messa giubilare del 50° di sacerdozio nella chiesa parrocchiale di Civitella e alle 20 il proseguimento della festa con la cena in piazza.La chiesa della Madonna di Mercatale è un gioiello. Entrando ci accoglie il volto sereno e materno di una Madonna con Bambino, pittura murale settecentesca incastonata al centro di un bell’altare ligneo. Un’immagine di cui si conserva ancora il «velo» (una tela retraibile che veniva «scoperta» nei momenti in cui si richiedeva particolarmente l’intercessione della Vergine) e già anticamente molto venerata dal popolo e dai mercanti che all’epoca transitavano o tenevano mercato nel valico tra la Valdichiana e la Valdambra. Il nome «Madonna di Mercatale» deriva, appunto, dal toponimo «mercatale» che avevano nel tardo medioevo alcuni luoghi punti di mercato. La chiesa che fu dapprima soltanto un piccolo oratorio eretto, con le offerte del popolo e dei mercanti, per «grazia ricevuta» dallo scampato pericolo della peste del 1630-31.Essendo Civitella capoluogo della podesteria, il piccolo oratorio dovette sembrare troppo modesto, quindi fu raso al suolo e al suo posto nell’agosto del 1643 sorse l’attuale chiesa, anch’essa frutto di elemosine. Ce ne dà testimonianza una scritta nell’architrave del portale d’ingresso: «d’elemosine 16670». L’altare ligneo, che ho sopraccitato, è stato sicuramente costruito tra il 1643 e il 1669 è attribuito alla bottega dei fratelli Giovanni e Orazio Binoni e vi si evidenziano le caratteristiche barocche nei numerosi fregi e soprattutto in alcune raffigurazioni. Di datazione più tarda è invece l’altare laterale (1749) dove si può ammirare una tela raffigurante Sant’Antonio da Padova che predica ai pesci. Tela, se non di grandissimo valore, comunque di buon pregio.Il loggiato esterno, a tre portici, con archi a tutto sesto in mattoni è stato sicuramente realizzato durante una ristrutturazione settecentesca. Nel 1805 il vescovo Agostino Albergotti annesse i beni della chiesa della Madonna di Mercatele alla parrocchia e da allora questa è gestita dal parroco di Civitella. Il tempo e le intemperie avevano danneggiato questo piccolo gioiello e l’attuale parroco don Tommaso Tonioni ne ha fortemente voluto un radicale restauro che è stato completato proprio in questi giorni in concomitanza con il 50° di sacerdozio del Vescovo di Fiesole e dello stesso don Tommaso. Domenica dunque i civitellini potranno vedere la loro «chiesetta» tornata alla sua originaria bellezza, ma soprattutto potranno nuovamente inginocchiarsi a pregare dinanzi all’immagine dolcissima di Maria che ha dato loro aiuto e conforto nei momenti più dolorosi e tristi nella storia di questo paese.Anna Maria Berni