Prato

Il Vescovo: Il mio primo 8 settembre, uno spettacolo

Possiamo dire che l’edizione 2013 del corteggio e dell’ostensione dell’8 settembre è andata molto bene. Sicuramente dal punto di vista delle presenze. Felice l’idea di aumentare il numero dei posti sulle tribune, aperte a tutti, che hanno dato la possibilità a 3200 pratesi di assistere alla festa stando comodamente seduti. Per le strade del centro c’erano moltissime persone, che poi si sono riversate in piazza per assistere ai fuochi d’artificio sparati dal chiostro del duomo. Uno spettacolo visivo molto suggestivo che ha fatto stare grandi e piccini col naso all’insù per almeno mezz’ora.«Uno spettacolo», ha detto mons. Agostinelli e a sentire i commenti «carpiti» in piazza dai pratesi, lo è stato davvero, nonostante qualche intoppo organizzativo. La facciata del duomo era al buio, così come una parte degli spalti in piazza, quelli posti sul lato di via della Sirena. Facendo un passo indietro, alle 20 la campana di Palazzo Pretorio, recentemente restaurata e chiamata «La risorta», ha annunciato l’uscita del Gonfalone da Palazzo comunale e da piazza del Comune è partito il corteggio. Il numero dei gruppi partecipanti quest’anno era inferiore rispetto alle scorse edizioni. In tutto i figuranti, anch’essi applauditissimi, erano circa 600. Per omaggiare il primo 8 settembre di mons. Agostinelli come vescovo di Prato, sono stati chiamati a sfilare il gruppo dei musici della giostra del Saracino di Arezzo, città natale del presule, e i terzieri massetani di Massa Marittima, provenienti dalla provincia di Grosseto. Un territorio quest’ultimo dove Agostinelli è stato vescovo dal 2002 fino allo scorso anno.Presenti anche i rappresentanti delle città gemellate con Prato. Tra questi segnaliamo il sindaco di Cochin in India, che ha partecipato alle funzioni della festa e assistito all’ostensione accompagnato dalle suore domenicane di Iolo, che laggiù hanno una missione.Il percorso del corteggio è stato lo stesso ma con una piccola variazione, i gruppi sono entrati in piazza Duomo direttamente da via Magnolfi invece che da Largo Carducci. Tv Prato ha seguito la sfilata a partire dalle 21 al termine dell’edizione straordinaria del telegiornale della sera. Ma la diretta è iniziata alla 17, prima con la ripresa della recita del rosario dal duomo, poi con ospiti e interviste in piazza. Come da tradizione il sindaco e il vescovo hanno assistito alla esibizione dei figuranti dal sagrato del duomo. Con loro, insieme ad alcuni rappresentanti del capitolo della cattedrale, anche i testimoni dell’ostensione. Ovvero coloro che sono chiamati a firmare il rogito con il quale si attesta l’estrazione della Sacra Cintola dall’urna. I testimoni di quest’anno erano il presidente della Provincia Lamberto Gestri, il nuovo prefetto Maria Laura Simonetti, il nuovo segretario generale del Comune Michele Pinzuti, il governatore della Misericordia Maria Petrà e la dirigente scolastica Rita Frosini.Poi l’ostensione, momento vissuto sempre con emozione da chi vi assiste, sia in piazza che in tv. «Quando c’è un appuntamento che riguarda la Madonna la città di Prato si muove ed è presente», ha detto il Vescovo, affidando, ancora una volta, i pratesi nelle mani di Maria.