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Il Vescovo fa tappa a Civitella, il paese della memoria ferita.

Civitella, «la cittadina posta sul monte: un luogo per poter diffondere la civiltà dell’amore». Così il Vescovo, in visita pastorale nella parrocchia di Santa Maria Assunta, ha definito questo dolce paese della Val di Chiana. E’ stata una lunga giornata quella di monsignor Gualtiero Bassetti in mezzo alla comunità guidata da don Tommaso Tonioni con diversi appuntamenti ai quali, malgrado qualche sintomo di influenza, non ha voluto mancare. La sosta è iniziata con la visita agli ammalati ed agli anziani. Del resto conosciamo bene la premurosa attenzione del Vescovo per i più deboli: un’attenzione che si esprime nell’ascolto e nell’incontro con gli ospiti della Rsa «Becattini» dove ha voluto salutare singolarmente ognuno di loro. Agli anziani e ai malati il Vescovo ha fatto riferimento anche durante gli incontri in parrocchia evidenziando di aver constatato la cura dei famigliari nei confronti di chi deve essere accudito in casa. Una cura, ha detto, che è «frutto della nostra civiltà cristiana».Ma ci sono stati momenti in questa visita pastorale durante i quali monsignor Bassetti ha ricordato con commozione alcuni episodi che hanno segnato anche la sua infanzia e che sono tornati dolorosamente presenti nella «sala della memoria» (dove «vive» il ricordo della strage del 29 giugno 1944) e davanti alla lapide, nella piccola chiesa della Cornia, in ricordo delle vittime di una rappresaglia in cui furono uccisi anche dei bambini. Proprio alla Cornia (piccolissima frazione di Civitella) c’è stato un incontro particolarmente partecipato nella chiesa (un gioiello settecentesco che andrebbe recuperato) dove il Vescovo a mezzogiorno ha recitato l’Angelus e dove, sfidando il vento freddo, si è recato anche nel piccolo cimitero.Poi ancora a Civitella, un fuori programma dedicato all’arte: la vista alla pinacoteca d’arte contemporanea. Pomeriggio (dopo la visita nel cimitero alla cappella dei Caduti) con i ragazzi del catechismo e i loro genitori. Come sempre, negli incontri con i ragazzi, il Vescovo è tornato bambino. Episodi piacevoli e tristi, piccole gioie e delusioni: l’infanzia del Vescovo ha catturato l’attenzione e sciolto qualche timidezza. Così sono arrivate le domande spontanee e anche un po’ impertinenti come solo i bambini sanno fare. La S.Messa vespertina, concelebrata con il parroco don Tommaso Tonioni e padre Giuseppe Martelli, ha visto riunita tutta la comunità. Infine l’incontro con i rappresentanti delle associazioni locali (Pro Loco, filarmonica Santa Cecilia, Associazione Civitella Ricorda) e col consiglio pastorale e la Compagnia ai quali il Vescovo ha rivolto l’invito a mantenere salde le radici cattoliche. L’associazionismo cattolico, ha ricordato il presule, è un «segno dei tempi, l’humus in cui possono svilupparsi idee e proposte».Negli altri giorni della visita pastorale il Vescovo si è fermato nelle comunità di Oliveto e Verniana. di Anna Maria Berni