Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo di Campaldino «entra» nel duomo di Arezzo

Il Vescovo di Campaldino «entrerà» nel duomo di Arezzo. E’ stata siglata nell’affascinante cornice della sala consiliare del castello dei Conti Guidi di Poppi, che sovrasta la piana del Casentino dove venne combattuta una delle più famose battaglie della storia, l’intesa che consentirà di collocare i resti del Vescovo Guglielmo degli Ubertini all’interno della Cattedrale di Arezzo. La «traslazione» avverrà l’11 giugno del prossimo anno, anniversario dello scontro. L’arrivo delle spoglie ad Arezzo sarà accompagnato da un corteo di figuranti che toccherà più punti della città.La firma si è svolta di fronte alle istituzioni che collaboreranno all’attuazione del progetto. Il programma d’intervento prevede sia l’approdo dei resti del prelato nel duomo aretino sia la contemporanea sistemazione della chiesa di Certomondo a Poppi, dove i resti sono stati custoditi sin dal 1289, anno del sanguinoso scontro tra guelfi fiorentini e ghibellini di Arezzo che costò la vita al celebre personaggio.L’intesa che fa alzare il sipario sul progetto è stata sottoscritta alla presenza del Vicario Generale della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Giovacchino Dallara, del sindaco di Poppi, Graziano Agostini, dell’assessore Lucia De Robertis per il comune di Arezzo, e di monsignor Pietro Bernini e Iacopo Gori in rappresentanza dell’Opera del duomo e delle chiese monumentali di Arezzo. Alla cerimonia ha partecipato anche Pier Luigi Rossi che ha coordinato le ricerche storiche e scientifiche per giungere con certezza al risultato dell’attribuzione dei resti.La collocazione dei resti di Gugliemo degli Ubertini consentirà di celebrare degnamente uno dei fondatori del duomo di Arezzo, in particolare colui che ne avviò la costruzione, anche grazie al denaro lasciato in eredità da Papa Gregorio X, morto ad Arezzo nel 1277 ed esposto in una urna all’interno della Cattedrale.L’intesa punta a valorizzare la figura storica del Vescovo e«Signore di Arezzo» morto nella battaglia di Campaldino alla guida dei ghibellini che l’11 giugno 1289 si scontrarono con i guelfi. I resti di Guglielmo degli Ubertini saranno situati sotto l’altare del beato Gregorio che è definito «luogo ideale per la nuova sepoltura». Inoltre sarà data un’adeguata sistemazione anche alle spoglie di Guglielmo de’ Pazzi (nipote del Vescovo Guglielmo) e agli altri resti di un uomo, ancora di identità sconosciuta, che con tutta probabilità appartengono ad un personaggio coinvolto nella grande battaglia.La firma del protocollo di intesa sarà festeggiata domenica 17 giugno, alle 21, nella Pieve di Santa Maria ad Arezzo dove il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, il sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani e Pier Luigi Rossi illustreranno il contesto storico e religioso nel quale si collocò la figura di Guglielmino. Durante la serata che si annuncia come un viaggio nella storia aretina il primo cittadino leggerà il quinto canto del Purgatorio della «Divina Commedia» di Dante Alighieri.