Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il vescovo abbraccia il popolo nomade del luna park «La chiesa è con voi».

Per un giorno il duomo di Arezzo non è stato quello che domina dall’alto la città, ma una pista di autoscontro alla periferia del capoluogo. Una rete metallica e i pilastri in acciaio hanno preso il posto delle navate gotiche. Ecco la chiesa che il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Gualtiero Bassetti, ha scelto come «cattedrale». Una cattedrale a misura di chi passa la vita fra roulotte e giochi per ragazzi e adulti. È il mondo nomade delle famiglie cresciute intorno al luna park di via Arno dove il vescovo è entrato per la tradizionale Messa con il «popolo» dei parchi dello svago.«Pace, serenità, gioia e lavoro». Sono le quattro colonne che monsignor Bassetti ha indicato ai giostrai. «So che purtroppo – ha detto il presule nell’omelia – anche a causa delle avversità meteorologiche, il vostro lavoro ha avuto difficoltà proprio in questi giorni in cui doveva rendere maggiormente». Poi l’omaggio. «Grazie, fratelli e sorelle, per la vostra presenza ad Arezzo. Grazie per la testimonianza semplice della vostra vita, attaccata alle tradizioni cristiane, al lavoro e alla famiglia. La Chiesa vi è vicina». Davanti a sé, il vescovo ha avuto i volti dei genitori con il figlio nato durante un viaggio, i ragazzi dei proprietari dei giochi che cambiano città ogni settimana, gli operai arrivati dal Pakistan o dal Bangladesh. Al suo fianco don Angelo Chiasserini, responsabile diocesano (e regionale) di Migrantes, e don Carlo Volpi, assistente spirituale di fieranti e circensi. Proprio don Volpi sta seguendo la preparazione delle famiglie che hanno chiesto per tre bambini il battesimo e anche il cammino di una ragazza di venti anni che desidera ricevere il «primo» dei sacramenti. «La giovane – racconta il sacerdote – ha già seguito il catechismo, ma non ha mai ricevuto il battesimo. Così le ho regalato la Bibbia e alcuni testi che possono esserle utili in un itinerario di formazione». Si tratta di gesti di attenzione al mondo del luna park che dimostrano come sia importante una pastorale verso questo ambito.Il vescovo è stato ricevuto come un parente stretto dai titolari delle attrazioni. «Con i vostri giochi – ha sottolineato il presule – con i colori e con le musiche, continuate a dare gioia alla nostra città, alle famiglie e soprattutto ai bambini. E continuate a mettere cuore, fantasia e amore in tutto ciò che fate». Al termine il vescovo ha visitato un malato che vive nel luna park.Giacomo Gambassi