Riprende dalle parrocchie di Tegoleto e Spoiano la visita pastorale del Vescovo dopo la pausa di Pasqua. Il tempo del Pasqua, comunque, segna il viaggio che monsignor Gualtiero Bassetti sta compiendo in questo primo scorcio di primavera fra le comunità della Valdichiana. Lo dimostrano anche le parole che lascia in eredità alle due parrocchie guidate da don Antonio Corno: «La speranza fiorisce dal sepolcro vuoto – spiega il Vescovo nelle omelie delle S.Messe – E’ dalla tomba aperta che esce la luce capace di vincere l’angoscia e il dolore che spesso ci pervadono». Sottolinea monsignor Bassetti: «Capita che il nostro cuore sia triste. Ma se prendessimo in mano la Parola di Dio e la meditassimo ogni giorno, la gioia tornerebbe a scendere sulla nostra vita e anche i momenti bui verrebbero superati». Accanto alla Scrittura, il Vescovo invita ad «affidarsi alla preghiera» e a «incontrare Cristo nell’Eucaristia». Tre pilastri per «evitare di smarrire il Signore», afferma monsignor Bassetti.I tre giorni di sosta nelle due parrocchie che appartengono al Comune di Civitella in Val di Chiana si aprono con la visita ai malati. Poi il tuffo nel mondo del lavoro: prima nelle fabbriche, poi con i lavoratori della terra. «Ci sono motivi di preoccupazione», afferma monsignor Bassetti al termine della visita. E durante la celebrazione della domenica aggiunge: «Speriamo che non ritorni ad essere poco il pane per il futuro». Quindi la sosta a Spoiano. Per la S.Messa nella chiesa di San Giovanni Battista e per l’incontro con i giovani. In tutto sono 45 i ragazzi che si confrontano con il Vescovo. «Sono rimasto sorpreso della qualità delle domande – afferma monsignor Bassetti – Domande sul significato che i giovani vogliono dare alla loro vita».Seconda giornata all’insegna degli incontri. Il Vescovo entra nella scuola elementare per dialogare con i bambini. Durante l’incontro monsignor Bassetti si imbatte nel «telegiornale della pace», un’idea nata in classe per rendere omaggio al Vescovo. «I ragazzi ci mandano un messaggio chiaro – afferma il presule – Non vogliono più notizie tristi, ma informazioni aperte al futuro e alla bellezza della vita». E durante la S.Messa sottolinea: «Loro sono i nostri maestri che ci ripropongono l’equilibrio dell’esistenza». Poi il confronto con l’amministrazione comunale all’insegna della «leale collaborazione», precisa il Vescovo. Quindi la celebrazione con l’unzione degli infermi che è un nuovo punto di contatto col mondo della sofferenza.L’ultima giornata, quella di domenica, comincia abbracciando i ragazzi che riceveranno la Cresima e i bambini del catechismo. Incontri che precedono la S.Messa delle 11.30 in cui la chiesa di San Biagio a Tegoleto è affollata come nelle grandi occasioni. Anche nel pomeriggio la presenza della comunità è forte: per la visita al cimitero e per la celebrazione di chiusura della visita. Visita che in realtà ha un’appendice il lunedì sera per l’incontro con il consiglio parrocchiale e i collaboratori. di Giacomo Gambassi