Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo a Castiglion Fiorentino «La parrocchia sia modello di unità»

Dopo aver toccato il cortonese, il viaggio del Vescovo fra le parrocchie della diocesi approda nella Collegiata di San Giuliano, nel cuore storico della città. Per tre giorni il Vescovo si ferma nella comunità guidata da don Giovanni De Robertis insieme a don Paolo De Grandi. E’ una sosta intesa, scandita dagli incontri con i bambini delle scuole e con gli anziani, dal dialogo con gli operatori pastorali e con i ragazzi del catechismo insieme ai loro genitori, dalla visita alla comunità de La Nave e dal pranzo con gli «ultimi» nella mensa Caritas animata da trenta giovani.«Sono momenti di scambio e di confronto fondamentali per un Pastore», dice monsignor Gualtiero Bassetti dall’altare dell’insigne Collegiata durante la celebrazione della domenica. Davanti a lui centinaia di fedeli. La chiesa è gremita. In prima fila i ragazzi e i giovani. Lungo le navate le famiglie con i figli piccoli e le carrozzine sistemate negli angoli. «La nostra è una parrocchia ampia ma complessa», spiega don Giovanni De Robertis al Vescovo.Ed è guardando proprio ad una comunità dai mille volti e dalle grandi risorse che monsignor Bassetti stila una sorta di vademecum che diventa come una sua personale eredità lasciata a Castiglion Fiorentino. Primo punto: l’unità. «La parrocchia sia sempre un esempio di unità – afferma il Vescovo – E all’interno non siano mai ammesse divisioni o “partiti”». Secondo concetto: la fede che si alimenta con l’ascolto della Parola. «Non basta accontentarsi della Messa domenicale – dichiara monsignor Bassetti – Occorre riflettere ogni giorno sulla Scrittura. Ed è positivo che a Castiglion Fiorentino si facciano molti sforzi per portare la Parola nelle case e fra le famiglie». Terzo pensiero: la riscoperta della preghiera. «Si prega poco e male – sostiene il Vescovo – E così accade di essere spiritualmente cianotici». Gli effetti sono negativi. «Senza un dialogo costante con Dio le tentazioni si annidano nel cuore e anche i rapporti familiari si inaridiscono». Quarta indicazione: la santificazione del giorno del Signore. «Il cristiano non può abdicare alla domenica e non può non nutrirsi del pane spezzato», spiega monsignor Bassetti. E aggiunge: «Anche i lavoratori, gli imprenditori e i sindacalisti che ho incontrato mi hanno chiesto di difendere il giorno del riposo settimanale». Ed ecco la sintesi del Vescovo: «Amare Dio significa amore i fratelli. E se non si entra in comunione con Cristo, non si è in comunione neppure con chi ci è accanto».di Giacomo Gambassi