Vita Chiesa
Il vero martire è colui che perdona
Per questa dipendenza dal perdono il martirio è all’origine e al vertice dell’esperienza cristiana: fuori di questo orizzonte ci sono deprecabili morti di innocenti e il doloroso calvario degli inermi, ma non si può parlare di «martirio», se non facendone un neologismo.
Tanto meno si può accettare di tradurre con «martire» il nome proprio di organizzazioni che fanno della scelta suicida dei propri adepti uno strumento di terrore. Se proprio vogliamo rispettare l’alone di «sacralità» con cui questi personaggi si presentano al mondo usiamo la più adatta parola «kamikaze» (vento di dio), che deriva da un tifone che sbaragliò nel 1281 la flotta mongola alle porte del Giappone. Ma non chiamiamoli «martiri», per amore della verità e per consentire ancora alla nostra cultura di conservare una qualche identità storica e spirituale.