Il processo era cominciato il 24 novembre 2005 su decisione del Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, e del Capitolo della Cattedrale. Le operazioni che sono state portate avanti da una commissione composta da canonici e paleo-antropologi apriranno le porte alla nuova sistemazione della reliquia del beato.L’appuntamento di questa domenica precede la memoria liturgia di Gregorio X che viene celebrata il 10 gennaio, giorno in cui il Papa morì ad Arezzo di ritorno da Lione dove aveva presieduto il Concilio ecumenico voluto per favorire l’unità con la Chiesa d’Oriente. Era il 1276. Il beato che è stato uno dei più grandi pontefici del Medio Evo è venerato ad Arezzo come compatrono della città. Nella storia della Chiesa il suo nome è legato al Concilio da lui convocato in Francia, ma ad Arezzo il beato deve la sua fama all’aiuto economico per la fondazione dell’attuale cattedrale e ai numerosi miracoli avvenuti presso il suo sepolcro.Quest’anno le celebrazioni in onore del beato assumono un rilievo particolare. Infatti, domenica 7 gennaio, nel duomo, alle 17.15, si terrà l’«atto ufficiale del termine della ricognizione». L’urna del beato sarà portata in processione dalla cappella di San Silvestro all’altare maggiore dove saranno apposti i sigilli. Inoltre, verranno illustrate le fasi principali della ricognizione e della nuova sistemazione.Mercoledì 10 gennaio, memoria liturgica del beato, alle 9, il Vescovo presiederà la S.Messa capitolare che sarà celebrata in forma solenne. Sabato 13 gennaio, alle 17, si svolgerà la tradizione offerta dei ceri da parte dei quartieri di Arezzo al compatrono della città. La somma in denaro che accompagnerà il gesto sarà devoluta come sempre all’ospedale di Betlemme per ricordare l’impegno di Gregorio X a favore della presenza dei cristiani in Terra Santa. La settimana di celebrazioni si chiuderà domenica 14 gennaio, alle 18, con la S.Messa presieduta da monsignor Gualtiero Bassetti durante la quale sarà conferito l’ordine sacro del diaconato a quattro candidati della diocesi.Fra le novità legate alla ricognizione c’è il nuovo pallio che riveste Gregorio X. L’insegna liturgica è stata benedetta nel gennaio 2006 dal Santo Padre. «Conosco bene Gregorio X. E’ stata una grande figura», affermò Benedetto XVI di fronte al Vescovo, a monsignor Alvaro Bardelli, monsignor Pietro Bernini, e don Giovanni Zanchi che gli porgevano il pallio da benedire. Inoltre, il Santo Padre ha ricordato che Gregorio X è stato «il Papa della prima unione con la Chiesa greca» e ne ha esaltato lo spirito ecumenico. Dopo la benedizione del pallio, l’insegna liturgica è stata consacrata sulla tomba dell’apostolo Pietro sotto l’altare della Basilica vaticana. Il nuovo pallio è stato prodotto da una ditta specializzata di Treviso che ne ha tessuto uno uguale a quello con cui nella Cappella papale del Laterano – la Cattedrale di Roma – è raffigurato Niccolò III. La realizzazione del pallio è rientrata nelle operazioni che hanno permesso di confezionare vesti più congrue storicamente per il beato. Giacomo Gambassi