Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il tributo del Casentino a padre Serafino.

A dieci anni dalla sua morte, parliamo del domenicano padre Serafino Lari, rettore per ben 59 anni del santuario casentinese di Santa Maria del Sasso a Bibbiena. Ce ne dà occasione l’imminente evento della sua traslazione e tumulazione privilegiata nella «sua» basilica. Inserito nei grandi eventi dei cinquecento anni dalla consacrazione della chiesa e degli ottocento anni della «nascita» delle monache domenicane, questo importante appuntamento è fissato per la sera di sabato 27 ottobre.Altro simile evento fu vissuto nella chiesa di San Domenico ad Arezzo per padre Raimondo Caprara, quando, ad appena un anno dalla morte, la sua salma per unanime volontà degli aretini fece ritorno nella basilica per la sepoltura privilegiata. Due figure così diverse nel carattere e nello stile: energico, attivo e instancabile padre Caprara, soprattutto quando rimase quasi solo in Arezzo a coordinare ed assistere la popolazione nel turbine vorticoso dell’ultima guerra; accogliente padre Serafino, sempre sorridente tra l’ironico e il faceto, umile e riservato insieme («sono un povero prete di campagna», amava ripetere di se stesso ), eppure così costante nel suo zelo per il santuario, così scrupoloso e fedele nella predicazione fino ad assorbire con straordinaria naturalezza. E anche lui fu in prima linea nei terribili mesi del passaggio del fronte: anche a Santa .Maria del Sasso, in quel tragico periodo, quanti problemi, quale folla di rifugiati. Con le monache ritirate in un angolo del monastero, il convento e la chiesa ospitarono per lungo tempo ben 350 persone insieme all’ospedale di Bibbiena, allo studentato domenicano sfuggito dai bombardamenti di Pistoia.Padre Serafino era nato a Camaiore, in provincia di Lucca, il 18 giugno 1911. Entrato a sedici anni nel «Collegino» dei domenicani di Lucca, fu ordinato sacerdote il 1 agosto 1934. Dopo una breve presenza in San Domenico di Arezzo come collaboratore nella formazione degli aspiranti domenicani, fu trasferito a Bibbiena come pro-rettore del santuario. «Provvisoriamente», fu detto. Invece vi rimase fino alla sua morte, avvenuta il 1 marzo 1997. E’ anche giusto ricordare quanto padre Serafino si sia prodigato a custodire, arricchire e restaurare il santuario insieme al monumentale complesso architettonico di Santa Maria del Sasso che ora, dopo gli ulteriori importanti interventi, risplende di straordinaria bellezza. Inoltre, non può essere dimenticata una sua opera di carattere sociale e caritativo: l’orfanotrofio per bambine povere fatto costruire in Pakistan, dove i suoi confratelli di studio erano andati a fondare una missione fin dal 1931. Nel ricordo di padre Serafino, il santuario continua ancora oggi ad avere cura dell’«Istituto Educativo Santa Maria del Sasso» che si trova a Chak Jhumra, nella diocesi di Faisalabad.