Doveva essere la notte magica della squadra italiana e quella ancor più magica degli aretini per la Giostra del Saracino sotto le stelle. Invece, è stata la notte degli errori e per gli azzurri e per i giostratori. La Giostra è rimasta comunque la «più amata» dagli aretini se pure con qualche piccola defaillance (se non nelle tribune, nei posti in piedi e davanti ai teleschermi). E’ bene dirlo subito: tecnicamente un’edizione modesta che ha comunque regalato qualche emozione anche senza andare agli spareggi. Pronostici sovvertiti come da tradizione poiché sulla carta c’erano cavalieri forse più accreditati di Enrico Vedovini e Stefano Chierici che, dopo questo successo, seguito a quello della «provaccia», sono ora la coppia da battere. Esulta dunque Sant’Andrea e mestamente Porta Crocifera cede le armi dopo la carriera di Marco Chierici (tre punti) e di Vannozzi che deve obbligatoriamente tentare il cinque per andare allo spareggio e slitta invece sul due. Ma abbiamo parlato di errori e, senza dubbio, quello più clamoroso è di Luca Veneri che perde la lancia lasciando l’amaro in bocca al quartiere di Santo Spirito che, malgrado il cinque di Farsetti, deve subito abbandonare i sogni di gloria. Porta del Foro viene invece penalizzata dall’uno di Giusti dopo il quattro di Gabriele Veneri. Dopodiché la Giostra non ha più storia e basta quindi il quattro più quattro del quartiere di Faliero Papini perché la lizza si tinga di bianco-verde. Il sogno è realtà: per il quartiere di Sant’Andrea è la lancia numero ventotto, un premio meritato al lavoro di tutto il sodalizio. E il pubblico? Un po’ soft. Però, c’è solo il tono più alto di Farsetti che ha la punta facile sul cinque e il suo centro netto riscatta un po’ l’orgoglio dei quartieristi giallo-blu. Del resto per Carlo il «temerario» ( come viene chiamato dai suoi fan), noblesse oblige. Il corteo vittorioso bianco-verde, con la lancia d’oro dedicata a Lorentino d’Andrea raggiunge la Cattedrale per un ringraziamento alla Madonna del Conforto e al patrono San Donato. La centoundicesima edizione della Giostra del Saracino è già un ricordo e la centododicesima, quella di settembre, è quasi dietro l’angolo.Anna Maria Berni