Questa è la verità più esaltante, la certezza per tutti noi cristiani e San Paolo lo afferma con decisione. È una verità che è per tutti, anche per i non credenti, perciò la missione della Chiesa è di diffondere la notizia della Pasqua, cioè della vittoria di Cristo sulla morte, a tutte le genti. Nessuna notizia è più esaltante di questa, che è il «cuore» della storia cristiana e apre nuovi orizzonti nella nostra vita presente, sul nostro futuro e sul futuro del mondo intero.La risurrezione di Cristo non solo è un fatto realmente accaduto, ma è anche un evento che supera la storia e si colloca sul piano delle realtà eterne come causa inesauribile della salvezza umana e proprio per questo non è facile da credere. Con essa, infatti, si scontrano le incertezze e i dubbi di molti che pure ammirano Gesù, ma non riescono a superare il velo di questo mistero. Anche l’apostolo Tommaso per credere ha avuto bisogno di vedere e toccare i segni delle piaghe di Gesù, e solo dopo ha esclamato: «Mio Signore, e mio Dio!».Nei racconti pasquali appare con chiarezza che Gesù risorto si «manifesta», si fa «conoscere». Egli non viene mai semplicemente visto dai discepoli, ma «si fa vedere» attraverso un’esperienza di amore. Anche noi, come i discepoli di Emmaus, siamo chiamati a riconoscere il Cristo risorto e come gli apostoli, prima avviliti, depressi e impauriti a diventare fiduciosi e coraggiosi.Quel Gesù che, vinta la morte, entra nella gloria di Dio ci insegna la strada da percorrere. Egli non è soltanto il Figlio di Dio, Verbo eterno disceso dal cielo. Anche Lui come noi è «nato da donna», è cresciuto nutrendosi di pane, si è guadagnato da vivere lavorando, ha fatto l’esperienza della fatica e del dolore, come noi ha pianto e gioito. Con la risurrezione Gesù è costituito dal Padre «Signore della gloria», ma non per questo smette di essere uno di noi. Egli è salito in cielo, avanti a tutti per coinvolgere e trascinare quanti si lasciano conquistare dalla Verità. E noi dobbiamo vivere e trasmettere questa Verità con la convinzione e il coraggio degli apostoli, dei martiri, di tutti i cristiani autentici. Solo così non renderemo vana la morte e la risurrezione di Gesù.«Cristo è risorto. Sì è veramente risorto!» Buona Pasqua.Erina Dini