Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Il punto di forza del vescovo: l’idea di collaborare insieme».

Dieci anni di monsignor Gualtiero Bassetti in diocesi coprono quasi tutto il tempo del mio ministero diaconale ricevuto dalle mani del vescovo Giovanni D’Ascenzi nel 1996, anno del bicentenario della Madonna del Conforto. Con il vescovo Gualtiero è per me iniziata quella collaborazione che caratterizza, nello spirito di comunione, il ministero del diacono ordinato per il servizio del vescovo. Dieci anni fa i diaconi permanenti erano solo 8. Con monsignor Bassetti la realtà del diaconato permanente ha ripreso forza essendo lui convinto della necessità di ripristinare, come indicato dal Vaticano II, questo ministero indipendentemente dalla carenza dei presbiteri. Adesso i diaconi sono 26, quasi tutti in servizio nelle comunità parrocchiali. Più volte il vescovo ha espresso la necessità che la missione del diacono dovesse essere esercitata, oltre che nelle comunità prive di presbitero, sulla soglia della chiesa, là dove essa si apre al mondo, prendendosi cura del popolo di Dio in mezzo al quale il diacono vive, specie se sposato e con figli. Sono certo che l’orizzonte del servizio diaconale sarà così sempre più vasto senza dimenticare alcuni servizi diocesani. È ad essi che il vescovo mi ha chiamato a operare dandomi, come a tutti i collaboratori, ampia fiducia e un preciso indirizzo: quello di lavorare insieme in un progetto comune, vero punto di forza del suo ministero episcopale. Si è così giunti alla ricostituzione del Consiglio pastorale diocesano, ora al secondo mandato, alla creazione dei vari uffici, alla costituzione del Fondo comune diocesano creato per la solidarietà tra le parrocchie. Grazie vescovo Gualtiero per la sua paternità.

Umberto Valiani, diacono