Cultura & Società
Il prof con gli scheletri dei Medici nell’armadio
«Abbiamo riesumato i primi quattro individui ci dice Gino Fornaciari : con Cosimo I, c’erano anche i figli Giovanni e Garcia e la moglie Eleonora di Toledo. Giovanni fu cardinale ed arcivescovo di Pisa dal 1560 al 1562: l’età antropologica della morte da noi riscontrata sarebbe intorno ai 19 anni. Alto 175 centimetri, aveva una muscolatura assai sviluppata. Qualche problema dentario ed ernie di Schmorl anche per lui. Don Garcia, che sarebbe morto tra i 15 ed i 16 anni, era alto 166 centimetri. Infine, Eleonora di Toledo, 158 centimetri di altezza, età antropologica intorno ai 40 anni, presenta i segni della pratica dell’equitazione e il riscontro di artrosi».
Del resto il laboratorio di paleopatologia dell’Università di Pisa è particolarmente attrezzato per lo studio di questo tipo di materiale. Entrando nel merito della ricerca sui Medici, gli strumenti particolarmente utilizzati per questa saranno, come spiega il paleopatologo, «l’osservazione diretta delle lesioni, gli esami radiologico e della Tac, al microscopio ottico e a quello elettronico, esami immunologici e la ricostruzione del Dna antico».
Quella diretta dal professor Gino Fornaciari è la terza ricognizione dei corpi conservati nelle cappelle dei Medici. Nel 1791, poiché all’interno delle sacrestie delle Cappelle medicee non c’era più spazio, le casse contenenti le deposizioni funebri dei Medici furono rimosse, mentre furono lasciate al loro posto quelle conservate nei sepolcri di marmo. Negli anni successivi molte di quelle casse furono violate e depredate: così il granduca Leopoldo II decise di provvedere a dare loro una tumulazione adeguata, procedendo alla identificazione delle salme e alla loro sepoltura definitiva.
La prima esumazione e ricognizione delle ceneri dei Medici ebbe quindi luogo nel 1857, ma i risultati videro la luce solo dopo 30 anni, in un articolo apparso nell’Archivio storico italiano, in cui si proponeva la pubblicazione del processo verbale della ricognizione, ricostruita sulla base degli scarni documenti disponibili, prevalentemente manoscritti.