Toscana
Il prezzo del lavoro a tutti i costi: la Cisl di Pisa a congresso a Tirrenia
In fila indiana per un posto di lavoro. Solo nel mese di gennaio gli sportelli dei centri per l’impiego di Pisa, Pontedera, Santa Croce sull’Arno e Volterra hanno accolto 10.772 persone, disoccupate o inoccupate. A fine anno 2012 gli iscritti alle liste di collocamento in provincia di Pisa erano stati 53688, 9488 in più rispetto all’anno precedente. È sufficiente questa immagine per farsi un’idea della «fame» di lavoro dei pisani.
UN LAVORO A TUTTI I COSTI – Commenta il segretario provinciale Gianluca Federici: «nonostante la crisi, il mercato del lavoro non è fermo, anzi. Nello scorso anno, grazie ai Centri per l’impiego, sono stati firmati 45997 contratti. Si tratta, in diversi casi, di lavori “somministrati” da agenzie interinali o richiesti direttamente da aziende. Lavori di uno o più giorni, di qualche mese, ma anche prestazioni a tempo indeterminato».
Il sindacalista vede nella crisi economica diversi pericoli. «Uno tra tanti: la gente oggi si ritiene fortunata ad avere un lavoro. E chiude un occhio se l’azienda gioca sui suoi diritti, magari conquistati (a fatica) in passato dai suoi colleghi. Ogni giorno mi vengono riferite storie di lavoro nero, di aziende che risparmiano sugli strumenti di protezione che dovrebbero dare ai loro dipendenti, di buste paga e tfr non pagati, di mansioni non corrispondenti al livello contrattuale, di regole di fatto imposte senza alcun tipo di accordo e di contrattazione. I nostri uffici legali, negli ultimi mesi, registrano un incremento di utenti. Molti, intimoriti dalla possibile reazione del loro datore di lavoro, finiscono però con il rinunciare ad aprire una vertenza».