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Il presepe vivente adotta i bimbi poveri dell’India.

Una nuova iniziativa a sostegno dei più poveri è stata promossa dall’associazione monterchiese «Venite Adoremus», nota per l’allestimento del presepe vivente in località Le Ville. Il sodalizio, nonostante il periodo non sia propriamente quello natalizio, porta comunque avanti un progetto di solidarietà e di speranza verso chi è meno fortunato. Il consiglio si è infatti riunito nei giorni scorsi per decidere come devolvere parte delle offerte ricavate dall’ultima rappresentazione natalizia.La scelta è caduta verso l’associazione «Insieme», fondata e promossa da don Achille Rossi, sacerdote nella parrocchia di Riosecco a Città di Castello, che dal 1993 porta avanti un gemellaggio con alcuni villaggi del Sud dell’India nella regione del Tamil Nadu. L’associazione tifernate si occupa principalmente dell’istruzione e della formazione dei bambini. A questo si è ultimamente aggiunto l’acquisto di alcuni lotti di terreno da destinare ad alcune famiglie particolarmente indigenti, affinché possano costruire una casa propria.Il sostegno a distanza è attualmente uno dei modi più efficaci per combattere la povertà, poiché permette di assistere i più disagiati senza strapparli ai loro affetti, alla loro terra e alla loro cultura. È una forma di concreta e profonda solidarietà. Ecco, quindi, che l’associazione «Venite Adoremus» si è impegnata a sostenere dodici ragazzi per i futuri tre anni. Grazie alla somma devoluta, ad ognuno di loro saranno forniti libri, quaderni, divisa scolastica e un abbigliamento dignitoso. Sarà inoltre garantita la copertura delle tasse scolastiche e un’adeguata assistenza in caso di malattia. Un piccolo gesto, ma in grado di riportare almeno ad alcuni la speranza e il sorriso che ogni bambino meriterebbe a prescindere dal luogo in cui è nato.Ketty Massi