Vita Chiesa
Il perdono delle mamme di Beslan
Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori». Questa è la grande sfida quotidiana che Gesù ci propone: una preghiera che ci responsabilizza, che ci fa chiedere solo ciò che noi per primi siamo disposti a dare. Solo Dio poteva mettercela sulle labbra, perché noi non avremmo mai osato tanto; e in verità se pensassimo davvero a quello che diciamo… dovremmo smettere di recitare con tanta assiduità il Padre nostro.
È difficile perdonare le offese, almeno quanto ammettere di dover essere perdonati; ma è proprio così; perché noi viviamo su due fronti: siamo al tempo stesso soggetto ed oggetto di azioni, troppo spesso ingiuste. Il Vangelo ci aiuta ad uscire dalla tendenza al vittimismo così familiare alla natura umana e ci spinge sempre di più verso sentieri di verità, impervi forse, ma i soli che conducono alla libertà.
Il perdono è la legge del cristiano, che vale sempre, nelle piccole e nelle grandi occasioni. Si potrebbe dire che fuori dall’esercizio quotidiano del perdono non c’è cristianesimo, perché Gesù stesso è il Perdono, la nostra possibilità di perdono; avere fede in lui vuol dire credere di voler e di poter perdonare, ed essere perdonati.
Non è solo una domanda, è un interrogativo cruciale ed insistente, capace di mettere in crisi la mia conoscenza cristiana.
Il Padre san Francesco, nel suo commento al Padre nostro, da uomo umile e profondamente vero dice: «E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto, e per i meriti e l’intercessione della beatissima Vergine e di tutti gli eletti. Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa’ che pienamente perdoniamo, sì che per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti».
Il perdono delle mamme di Beslan ci sarà, perché Dio vuole e ci concede che sia; ed è un dono suo, che noi tutti dobbiamo desiderare e chiedere con insistenza, per dare sollievo alla terra bagnata dal sangue che grida e non trova riposo se non nel perdono…