Toscana

IL PATRIARCA ALESSIO II AL CONSIGLIO D’EUROPA: INACCETTABILE RELEGARE LA RELIGIONE FUORI DALLA SFERA PUBBLICA

“Riteniamo che relegare la religione fuori dalla sfera pubblica sia inaccettabile. E’ tempo di riconoscere che la motivazione religiosa ha diritto di esistere ovunque, compresa la sfera pubblica”. Lo ha chiesto questa mattina il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II parlando all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa su invito del presidente René Van der Linden. “E’ stato all’interno di un sistema cristiano – ha ricordato il Patriarca – che si è forgiata la visione dell’alta dignità della persona umana”. “Ogni onesto specialista in storia Europea”, può testimoniare che “il concetto dei diritti umani, la più alta idea politica europea, si è potuta sviluppare grazie all’insegnamento cristiano sulla dignità, la libertà e il carattere morale dell’essere umano”. “Eppure oggi, ci troviamo di fronte ad una rottura tra i diritti e la moralità e questa rottura rappresenta una minaccia per la civiltà europea. Lo possiamo vedere in una nuova generazioni di diritti che si pongono in contraddizione alla moralità o nel fatto che alcuni diritti umani vengono utilizzati per giustificare comportamenti immorali”. “Se ignoriamo le regole morali – ha detto il Patriarca Alessio II ai parlamentari europei – ignoriamo anche la libertà. La moralità è libertà in azione. E’ una libertà portata dentro la realtà come risultato di una scelta responsabile in cui la persona umana limita se stesso per il bene dell’altro e della società”. Nel suo discorso il Patriarca ha fatto anche riferimento al pericolo del terrorismo. “Come ben sappiamo – ha detto – l’Europa e il mondo intero sono oggi minacciati da estremisti e terroristi molti dei quali vestono maschere religiose. Queste forze distruttive crescono sui campi della ignoranza religiosa e della immoralità. Per questo credo fortemente che le nuove generazioni debbano avere accesso, se lo vogliono, a studi approfonditi sulla loro tradizione religiosa a scuola così come hanno bisogno di conoscere le altre fedi come base per una convivenza pacifica”. Poi un invito al dialogo. “Per evitare lo scontro tra le differenti visioni del mondo – ha concluso il Patriarca – abbiamo seriamente bisogno di un serio dialogo tra le culture in cui possano essere attivamente coinvolti i rappresentanti delle tradizioni religiose e della cultura secolare. Credo che il Consiglio d’Europa che è luogo di dialogo tra i valori europei, possa diventare un ottimo forum in cui questo dialogo possa avvenire”.Sir