Un invito ad “accompagnare con la preghiera” i responsabili politici, che si riuniranno a Copenhaghen,in Danimarca, il 12 e 13 dicembre prossimi, “per concludere importanti negoziati relativi all’adesione di nuovi Paesi all’Unione Europea”. A rivolgerlo ai fedeli è stato Giovanni Paolo II, dopo l’Angelus di ieri, a pochi giorni dal vertice e alla vigilia della dichiarazione “Speranza, fiducia e solidarietà”, che viene resa nota oggi dalla Comece (Commissione degli episcopati della comunità europea) sul processo di allargamento in atto. Grazie a tale processo, secondo Giovanni Paolo II, “questo continente potrà arricchirsi dell’apporto delle tradizioni culturali e religiose di nazioni che, lungo i secoli, ci hanno lasciato un prezioso patrimonio comune di civiltà. Voglia Iddio ha auspicato il Pontefice illuminare tutti gli europei ad essere uniti, per continuare ad offrire fiducia e speranza anche ad altri popoli”. I 10 “Paesi dell’allargamento” sono Polonia, Cipro, Malta, Estonia, Ungheria, Lettonia, Slovenia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia. Sempre ieri, nel tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna, il Papa ha invitato a pregare “per l’umanità che soffre miseria e ingiustizia, violenza e odio, terrore e guerre”. “Aiutaci ha detto il Santo Padre nella sua preghiera rivolta a Maria a contemplare col santo Rosario i misteri di Colui che è la nostra pace’, affinché ci sentiamo tutti coinvolti in un preciso impegno di servizio alla pace”. Poi l’ennesimo, nuovo appello per la pace in Terra Santa: “Abbi uno sguardo di particolare attenzione alla terra in cui desti alla luce Gesù, terra che insieme avete amato e che ancora oggi è tanto provata. Prega per noi, Madre della speranza!”. Sir