Vita Chiesa

IL PAPA INDISPOSTO SALUTA I PELLEGRINI DA CASTELGANDOLFO

“Carissimi fratelli e sorelle, rivolgo a tutti voi il mio cordiale saluto. Mi dispiace di non poter essere con voi per questo consueto incontro settimanale. Vi porto tutti nel mio cuore e vi benedico con affetto”. Queste le parole pronunciate dal Papa, al termine dell’udienza generale di oggi, in collegamento da Castelgandolfo. “A motivo di una indisposizione – ha detto ai fedeli il card. Angelo Sodano, segretario di Stato Vaticano, subito prima di leggere nell’Aula Paolo VI il testo della catechesi papale – il Santo Padre non potrà essere presente a questa udienza generale. Insieme pregheremo per lui, confidando che possa riprendersi prontamente. Da parte sua il Papa desidera far sapere che ci segue mediante la televisione e, al termine di questo incontro, si collegherà con noi per rivolgerci una sua parola. Fin d’ora lo ringraziamo”.

Tema della catechesi del Papa, il Salmo 8, “in cui l’uomo, immerso in un fondale notturno, quando nell’immensità del cielo s’accendono la luna e le stelle, si sente come un granello nell’infinito e negli spazi illimitati che lo sovrastano”. Il creato, commenta il Papa citando un’espressione del salmo, è “opera delle dita” divine, ma Dio “si china sull’uomo e lo incorona come suo viceré”, proclamando la “sovranità dell’uomo sulle altre creature” e rendendoci così “consapevoli della nostra grandezza, ma anche della nostra responsabilità nei confronti del creato”. “La vocazione dell’uomo – sottolinea il Papa – non può essere limitata all’attuale mondo terreno”: quella dell’uomo è una “vocazione celeste”, di cui Cristo è il “pioniere”.

L’annuncio dell’indisposizione era stato dato dal direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, che ha però rassicurato sulle condizioni di salute del Papa. Nessun cambiamneto per quanto riguarda i prossimi appuntamenti: il ritorno del Papa in Vaticano (da Castelgandolfo) è previsto per venerdì prossimo, 26 settembre. Non è la prima volta che il Papa rinuncia a presenziare all’ultimo momento all’udienza generale per problemi di salute; il 13 marzo del 1996, ad esempio, il tradizionale appuntamento con i fedeli “saltò” per una “febbre digestiva”, mentre il 5 febbraio del 1997 fu un’influenza a far annullare l’udienza; altrettanto accadde lo scorso dicembre, per i postumi di un’influenza. Sir