Vita Chiesa
Il Papa è in vacanza, lasciamolo in pace
Il papa, Benedetto XVI, è in vacanza? Ma un padre può andare in vacanza? Una madre? Si e no! Se la vacanza si riferisce al ruolo la risposta è decisamente negativa, se invece si riferisce al tempo, la risposta è positiva.
In che senso, mi domando allora, il papa è in vacanza? Mi sembra ovvio rispondere, nel senso del tempo. Però vorrei che si evitasse di proporle come le vacanze ideali del cristiano. Non posso pretendere che una famiglia cristiana vada in vacanza portandosi valigie di libri o che un padre si preoccupi di preparare una lettera per la sua famiglia.
E il fatto che il papa ami o no le montagne, privilegi un sentiero piuttosto di un altro, non fatemelo passare come se questa fosse una scelta evangelica. Si tratta semplicemente del gusto di una persona se pur rispettabilissima e importante. Non vorrei che qualche cristiano fanatico pensasse di acquistare l’indulgenza plenaria per aver percorso gli stessi sentieri o per aver mangiato gli stessi cibi preferiti dal papa.
Il papa è in vacanza: lasciatelo e lasciateci in pace. È curioso assistere a questo fenomeno: più si parla della sua riservatezza e più la si mostra in evidenza. Ho il sospetto che la chiesa abbia capito il valore della «pubblicità» di un papa. Ricorrere a questa strada per farlo apprezzare e stimare è limitare la sua vocazione, indebolire il suo ruolo, renderlo solo immagine e non parola. Così le persone si accontentano di vederlo e sono meno interessate ad ascoltarlo. In un certo senso era già successo. Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati».
Fatemi vedere dunque i «segni» di Benedetto XVI e non datemi le sue immagini da mangiare.
Ora sono di nuovo fermo allo stesso distributore. Ma questa volta per un pieno che mi consentirà di andare in vacanza. Ci risentiremo presto. Buone vacanze anche a voi!