Vita Chiesa

IL PAPA AI PARROCI: NON ABBIATE PAURA DI ACCOGLIERE L’ESPERIENZA DELL’AC

“Solo un’Azione cattolica rinnovata può contribuire a rinnovare la parrocchia”. Il Papa ha rilanciato oggi, nel messaggio ai 500 assistenti dell’associazione riuniti a Roma per un incontro nazionale, l’invito a “non avere paura di accogliere in parrocchia l’esperienza associativa dell’Azione cattolica” perché in essa gli stessi parroci “potranno trovare non solo un valido e motivato sostegno ma una vicinanza e un’amicizia spirituale, insieme alla ricchezza che proviene dalla condivisione dei doni spirituali d’ogni componente della Comunità”.

Dopo aver ricordato che la parrocchia è “la scuola della santità”, il “laboratorio della fede” e la “palestra della formazione”, Giovanni Paolo II ha riaffermato che il servizio dell’associazione si esprime, in particolare, nel portare in questa stessa comunità “la sensibilità e le istanze di quanti risentono, nella fatica del vivere di ogni giorno, i riflessi di quel cambiamento che tocca in vario modo ogni persona, prima ancora che le comunità, e interessa gli ambienti di vita prima che l’organizzazione della pastorale”.

L’Ac, ha aggiunto Giovanni Paolo II sarà pronta, nel rinnovamento della pastorale, “a prestare il proprio servizio nella formazione di laici maturi nella fede”.Per questo, ha concluso, i sacerdoti impegnati con l’Ac, dovranno avere sempre “la sapienza del discernimento spirituale, la santità della vita, le varie competenze teologiche e pastorali, la familiarità di relazioni autentiche”. Dovranno avere a cuore “l’educazione di personalità cristiane forti e libere, sapienti e umili, in grado di promuovere una cultura della vita, della giustizia del bene comune”. Il cardinale Camillo Ruini, presidente della Cei e che oggi compie 72 anni, nell’omelia della messa concelebrata in San Pietro con gli assistenti ha insistito soprattutto sulla “missionarietà come dimensione quotidiana della parrocchia” e sull’Ac come “associazione che la può garantire con la sua tipica formazione dei laici”. A questa meta “gli assistenti sono chiamati ad orientare l’associazione e crescerla come collaboratrice diretta della missione della stessa comunità cristiana”. Sir