“Amate la Chiesa più di voi stessi! Vivete in essa e per essa, consumandovi nel servizio pastorale”. E’ l’invito rivolto oggi dal Papa ai vescovi “novelli”, ricevuti in udienza al termine del Corso di formazione per i vescovi di nuova nomina promosso dalla Congregazione per i vescovi, e alla quale hanno partecipato 104 vescovi provenienti da 26 Paesi (tra Europa, America ed Australia). “La vita del vescovo è un dono di sé a Cristo e alla Chiesa”, ha detto Giovanni Paolo II ricordando che il 16 ottobre, giorno del suo 25° anniversario di pontificato, presenterà ufficialmente l’Esortazione apostolica post-sinodale proprio sul tema del “ministero episcopale, alla luce ella speranza teologale”. “Il nostro ministero ci chiama a condurre una vita santa”, ha proseguito il Pontefice, che ha invitato i nuovi vescovi ad “annunciare il Vangelo e ad essere testimoni della speranza, con lo sguardo rivolto alla Croce, al mistero del trionfo e della fecondità di Cristo crocifisso”. “La missione pastorale affidatavi ha puntualizzato poi il Papa è esaltante, ma oggi è anche particolarmente ardua e faticosa”, in un tempo come il nostro” caratterizzato da smarrimenti e incertezze”, e in cui “molti, anche tra i cristiani, sembrano disorientati e senza speranza”. “Audacia apostolica” e “speciale amore” per i sacerdoti, che devono trovare nel vescovo “il miglior amico e padre”: queste le due qualità raccomandate dal Santo Padre ai suoi confratelli, a cui ha ricordato che “le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata sono un dono di Dio”, ma sono anche “frutto di famiglie forti e sane, e di comunità ecclesiali dove la figura del prete è ben considerata e valorizzata”. Sir