Vita Chiesa

IL PAPA AI NUOVI CARDINALI: PROSEGUIAMO NEL NOSTRO CAMMINO A SERVIZIO DELLA CHIESA

“Sì, Signore, noi confidiamo in Te e con Te proseguiamo nel nostro cammino a servizio della Chiesa e dell’umanità”. Sì è conclusa con queste parole – che sono un’implicita, nuova conferma indiretta di voler proseguire “finché Dio vorrà” nel suo ministero – l’omelia del Papa (letta, come quella di ieri, da mons. Leonardo Sandri, sostituto della Segreteria di Stato vaticana) durante la messa con i trenta nuovi cardinali (più uno “in pectore”) creati nel Concistoro di ieri; durante la celebrazione eucaristica nella Basilica di S. Pietro, il Papa ha consegnato loro l’anello cardinalizio, “segno di dignità, di sollecitudine pastorale e di più salda comunione con la sede di Pietro”.

“Ripartiamo da Cristo, per annunciare a tutti i prodigi del suo amore”, ha detto il Santo Padre alle nuove porpore, senza temere e senza esitare”, superando il “timore” e lo “scoraggiamento” grazie alla consapevolezza che neanche la “persecuzione”, come “Gesù ha preannunciato chiaramente”, è “un fatto straordinario”.

Al centro dell’omelia di Giovanni Paolo II, il tema del ministero petrino, “servizio di unità e di missionarietà”, che “il vescovo di Roma ha la gioia di condividere con gli altri successori degli apostoli, stretti a lui nell’unico Collegio episcopale”. “Unità e apertura, comunione e missione: questo è il respiro della Chiesa”, ha sottolineato il Santo Padre, ricordando che “per antica tradizione, in questo servizio il successore di Piero si avvale in modo particolare della collaborazione dei cardinali”, nel cui Collegio “si rispecchia l’universalità della Chiesa, unico popolo di Dio radicato nella molteplicità delle nazioni”. Il Papa ha esordito citando la frase di Pietro, “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. “In questi venticinque anni di pontificato, quante volte ho ripetuto queste parole!”, ha esclamato Giovanni Paolo II: “Le ho pronunciate nelle principali lingue del mondo e in tante parti della terra”. Ma il “tu” di Pietro, ha aggiunto subito dopo il Pontefice, “è preceduto da un ‘voi”. A questa domanda “(Voi chi dite che io sia?”),rivolta da Gesù ai discepoli, Pietro “risponde a nome di tutti”. Ecco perché, ha spiegato il Papa, il primo servizio che Pietro e i suoi successori rendono alla comunità dei credenti è proprio questo: professare la fede in ‘Cristo, Figlio del Dio vivente”. “Annunciare la Buona Notizia a tutti gli uomini, senza eccezione”: questa la “consegna” papale per i nuovi cardinali, da una Basilica – ha detto il Pontefice riferendosi al luogo della Messa di oggi – in cui “i vescovi di Roma convocano i credenti e li confermano nella verità e nell’unità della fede”, ma che al tempo stesso “spalanca le sue braccia all’intera umanità”, come sembra simbolicamente fare il colonnato del Bernini. Ai cardinali presenti a S. Pietro il Papa ha espresso la sua “riconoscenza” per il “valido aiuto che mi assicurate”, e salutando i nuovi membri de Collegio cardinalizio ha detto loro: “L’anello che tra poco vi consegnerò è simbolo del rinnovato vincolo che strettamente vi congiunge alla Chiesa e al Papa, suo Capo visibile”. “Celebrate con me il nome del Signore, perché è Padre, amore, misericordia”, ha esortato Giovanni Paolo II, raccomandando alle nuove porpore il “primato della preghiera”, in particolare quella “contemplativa” del Rosario. Sir