Vita Chiesa

IL PAPA AI GIOVANI DI TAIZÉ: CHE TUTTI GLI UOMINI DIVENTINO UN POPOLO DI FRATELLI

“La vostra missione consiste nel fare in modo che tutti gli uomini diventino, ogni giorno di più, un popolo di fratelli e sorelle, dove ciascuno sarà riconosciuto non per ciò che ha ma per ciò che è”. E’ l’augurio di Giovanni Paolo II ai giovani che dal 29 dicembre al 2 gennaio si troveranno ad Amburgo (Germania) per partecipare all’incontro europeo promosso dalla comunità di Taizé. “Possiate sempre posare sugli altri, come su voi stessi – scrive ancora il Papa ai giovani – lo sguardo che Gesù stesso posava su ogni essere umano, uno sguardo fatto di tenerezza, di misericordia e di perdono, uno sguardo che rimette in piedi, sulla strada della vita e che apre un avvenire portatore di speranza”.

Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha inviato agli “amici di Taizé” un messaggio. “Ora più che mai – ha scritto – abbiamo bisogno dell’impegno e dell’energia di tutti, in particolare dei giovani, per realizzare le speranze che incarnano l’Onu. All’inizio del millennio, nel settembre 2000, gli Stati membri si sono impegnati a fare di tutto per liberare il mondo dalla miseria, dalla malattia e dal flagello della guerra e per preservare le risorse del nostro pianeta per le generazioni future. Certo, appartiene ai Governi vigilare alla concretizzazione di questi impegni, ma non possono arrivarci da soli. È importante che voi, i giovani che dovranno un giorno gestire i problemi del mondo, anche voi vi mobilitate”. “Ogni contributo conta – conclude Annan – per quanto piccolo possa essere”. Anche l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams e il Patriarca Alessio II di Mosca hanno inviato ai giovani di Taizé un messaggio.Sir