Italia

IL PAPA A MONTECITORIO: PIÙ SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

La “crisi delle nascite” è una “grave minaccia che pesa sul futuro” dell’Italia, e per combatterla occorre “una netta inversione di tendenza”, anche tramite iniziative politiche a sostegno della famiglia fondata sul matrimonio. Lo ha detto oggi il Papa, nel discorso a Montecitorio, in cui ha auspicato anche “lo sviluppo della scuola in un sano clima i libertà” e ha messo in guardia dal “clima morale che predomina nei rapporti sociali e che trova una massiccia e condizionante espressione nei mezzi di comunicazione”. Citando il “declino demografico” e l’invecchiamento della popolazione, Giovanni Paolo II ha detto: “La cruda evidenza delle cifre costringe a prendere atto dei problemi umani, sociali ed economici che questa crisi inevitabilmente porrà all’Italia nei prossimi decenni, ma soprattutto stimola – anzi, obbliga – i cittadini ad un impegno responsabile e convergente, per favorire una netta inversione di tendenza”. Oltre alle “iniziative pastorali”, il Papa ha auspicato “un’iniziativa politica che, mantenendo fermo il riconoscimento dei diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, renda socialmente ed economicamente meno onerose la generazione e l’educazione dei figli”. In un tempo di “cambiamenti spesso radicali”, ha aggiunto il Papa, occorrono “sostegni” alle “responsabilità primarie dei genitori” nell’offrire ai figli “una solida formazione”. “La formazione intellettuale e l’educazione morale dei giovani”, per il Pontefice, rimangono infatti “le due vie fondamentali attraverso le quali, negli anni decisivi della crescita, ciascuno può mettere alla prova se stesso, allargare gli orizzonti della mente e prepararsi ad affrontare la realtà della vita”. In questa prospettiva, secondo il Papa “una nazione sollecita del proprio futuro favorisce lo sviluppo della scuola in un sano clima di libertà, e non lesina gli sforzi per migliorarne la qualità, in stretta connessione con le famiglie e con tutte le componenti sociali, così come avviene nella maggior parte dei Paesi europei”. “Non meno importante”, infine, è per Giovanni Paolo II il “clima morale” della società, fortemente condizionato dai mass media: una “sfida”, questa, che “chiama in causa ogni persona e famiglia, ma che interpella a titolo peculiare chi ha maggiori responsabilità politiche e istituzionali”. Sir