Vita Chiesa

IL PAPA A MONS. GIUSSANI: L’ORIGINALITÀ DI COMUNIONE E LIBERAZIONE IN UNA CULTURA IN CRISI

In anni segnati da “una sofferta contrapposizione con le ideologie imperanti, da una crisi dei progetti utopistici” e, oggi, “da una diffusa tendenza al relativismo, allo scetticismo, al nichilismo, che rischiano di estinguere i desideri e le speranze delle nuove generazioni”, Comunione e Liberazione è stata un’“esperienza di fede” in grado di generare “uno sguardo nuovo” in “ogni ambito dell’esistenza: dall’attività lavorativa ai rapporti familiari, dall’impegno sociale all’animazione dell’ambiente culturale e politico”. E’ quanto scrive il Papa, nella lettera inviata oggi a mons. Luigi Giussani, fondatore del Movimento “Comunione e Liberazione”, in occasione della celebrazione dei 50 anni del Movimento, che si compiranno nell’ottobre prossimo.

“Riproporre, in modo affascinante e in sintonia con la cultura contemporanea, l’avvenimento cristiano, percepito come fonte di nuovi valori, capaci di orientare l’intera esistenza”. Consiste in questo, secondo il Pontefice, ”l’originale intuizione pedagogica” di Cl, che “propone un’esperienza di fede capace di attecchire nelle culture più diverse” e che “cambia in profondità la vita delle persone, perché spinge a un incontro personale con Cristo”. “La Provvidenza divina ha realizzato, in questo mezzo secolo, un’opera che, diffondendosi rapidamente in Italia e nel mondo, ha recato abbondanti frutti di bene per la Chiesa e per la società”, scrive Giovanni Paolo II all’inizio della lettera, in cui si ricorda che Cl è oggi presente in 70 Paesi e si invita il movimento a “mantenersi fedeli al carisma degli inizi per poter rispondere efficacemente alle attese e alle sfide dei tempi”.

Il Papa conclude la sua lettera con l’auspicio che l’anno giubilare di Cl “offra od ogni suo aderente l’opportunità di una sosta salutare per ripartire rinfrancati ed affrontare con rinnovato entusiasmo i compiti apostolici del terzo millennio”. Sir