Cresce l’attesa a Bressanone per l’arrivo del Papa, il 28 luglio. Nella città altoatesina Benedetto XVI trascorrerà 15 giorni di riposo. L’Alto Adige è una terra che il Papa conosce bene. La visitò per la prima volta nel 1967, in occasione di un incontro sul sacerdozio rivolto ai rettori dei Seminari maggiori dell’area germanofona. Poi, da vescovo e cardinale, ha trascorso le sue vacanze presso il Seminario maggiore di Bressanone per 10 volte, dal 1977 al 2004. Noti da tempo i due principali momenti pubblici di questo soggiorno: i due Angelus del 3 e del 10 agosto, in piazza Duomo. Ad accogliere il Papa, lunedì prossimo, mentre le campane suoneranno a distesa in segno di saluto, ci sarà il vescovo della diocesi (Bolzano-Bressanone), mons. Wilhelm Egger. Le vacanze di papa Benedetto XVI presso il Seminario maggiore di Bressanone sono per la nostra diocesi un momento di gioia, afferma il vescovo che ha preparato una riflessione per la preparazione spirituale all’incontro con il Santo Padre (leggi: www.ecclesiabz.com). Sappiamo molto sul Santo Padre scrive mons. Egger conosciamo la sua vita, il suo messaggio e le sue opere. I suoi interventi sono molto apprezzati e aprono alla discussione e al dialogo. Il Papa ha ricevuto da Dio un incarico particolare nella Chiesa e, per questo, è necessario vedere la sua persona e il suo compito alla luce della fede. Siamo speranzosi scrive mons. Egger che qui da noi il Santo Padre si possa veramente riposare nel corpo e nell’anima. Possano riposarsi «spiritualmente» anche molte persone. Partecipare alla liturgia eucaristica e agli Angelus del 3 e del 10 agosto é un metodo di approfondimento spirituale. Oltre ai due Angelus è anche in programma, per il 6 agosto, un incontro con il clero. L’incontro, spiega mons. Egger in un’intervista alla Radio Vaticana, sarà nel giorno di una bellissima festa, quella della Trasfigurazione di Cristo, quindi anche un bel giorno liturgico. In questi giorni, stiamo raccogliendo un po’ le domande che i sacerdoti vorrebbero rivolgere al Santo Padre, che si è dichiarato disponibile a rispondere a domande precise. Sono tante, aggiunge il vescovo, le richieste di persone che vorrebbero incontrare il Papa. Chi vorrebbe invitarlo a pranzo, chi propone delle passeggiate bellissime, chi vorrebbe fare un colloquio teologico-pastorale con lui. Il coordinatore del soggiorno papale, mi ha detto che non ha più continuato a contare le richieste quando è arrivato al numero di 200.Sir