Dopo il restauro eseguito nel 2006 di due vetrate della «Bottega Janni» (San Francesco patrono d’Italia e Cristo Risorto), quest’anno, in concomitanza con le celebrazioni pierfrancescane, il Museo Bernardini-Fatti della Vetrata Antica, a Sansepolcro, ha messo in cantiere il restauro di altre vetrate che integrano la sezione piemontese dell’esposizione.Si tratta delle due opere di Gianina (Torino, 1930) Santi Francescani, che richiedevano un intervento conservativo per una definitiva sistemazione del Museo. Il restauro patrocinato dall’amministrazione comunale, nell’ambito del progetto di graduale recupero del materiale di magazzino della donazione Giuseppina Bernardini, è già stato completato.A queste si aggiungono una sovraporta di Ihorgher, donata per l’occasione, e due elementi (Putto e porzione di lunetta con vaso di fiori) che arricchiscono il percorso piemontese. Quando il museo venne inaugurato nel 2003, il primo pensiero fu di restaurare (con la collaborazione di Coingas, che già era stata determinante nel progetto del museo) e ricollocare sulla parete di fondo l’Ultima Cena, opera che riproduce su vetro dipinto a fuoco il capolavoro di Leonardo nelle sue dimensioni reali (40 metri quadrati), eseguita dallo studio Moretti-Caselli di Perugia negli anni ’40 del Novecento su incarico di Luigi Fatti.Il museo della vetrata antica si trova all’interno della duecentesca chiesa di San Giovanni Battista, dove, già dal 1992, era stata collocata la grande vetrata della cena di Leonardo. Di notevole valore un trittico attributo alla cerchia preraffaellita di William Morris che raffigura la crocifissione, e le vetrate, a soggetto sacro, realizzate alla metà dell’Ottocento da Cole. Altre vetrate si devono alle più note botteghe italiane. La realizzazione del museo è stata possibile grazie alla generosa donazione di vetrate e preziosi frammenti della collezione Giuseppina Bernardini, che si va ad aggiungere alla donazione Fatti. Nel 2006, grazie al contributo di associazioni e privati di Sansepolcro, le due importanti vetrate di Janni sono state riportate alla loro prima bellezza, e si è dato inizio ad una sistemazione meno provvisoria di tutta l’esposizione.Ora questi nuovi restauri, patrocinati e con il contributo determinante dell’amministrazione comunale, grazie alla collaborazione di personale che ha prestato parte della propria opera in modo disinteressato, presentano la parete destra del museo pressoché completata. Con l’inserimento del trittico della Storia del Vino donato dall’artista Silvio Vigliaturo, che a Chieri continua la tradizione piemontese dell’antica arte della vetrata, è possibile leggere in modo organico la raccolta delle opere di produzione piemontese di proprietà del museo. I restauri saranno presentati al pubblico venerdì 29 giugno alle ore 17.30 nella sede del museo in via Giovanni Buitoni.Si tratta di una iniziativa significativa che fa da corollario alla grande mostra «Piero della Francesca e le corti italiane» che vede in Sansepolcro una delle sedi espositive e che sta portando in città turisti e visitatori in arrivo da tutta Italia e anche dell’estero.