Toscana
Il mondo investe in Toscana: dal 2010 oltre 1 miliardo e mezzo di euro e 3.352 posti di lavoro
La Toscana sa attrarre investimenti e i buoni esempi dall’ottobre del 2010 ad oggi, da quando presso la presidenza della Regione è stato attivato un ufficio dedicato appositamente a questo, non mancano. Un bilancio positivo, nonostante la crisi, e un fronte da rafforzare ulteriormente nel futuro.
La Toscana ha attratto investimenti con una strategia semplice ed efficace: operazioni di politica industriale e azioni di sistema, pubblico e privato assieme. Un modello che ha puntato a dare risposte veloci e risolvere problemi, che ha messo a disposizione risorse per chi già in Toscana c’era e voleva crescere e per chi in Toscana voleva venire, una strategia anzitutto che ha saputo tessere una rete di relazioni con istituzioni vicine e lontane per aiutare chi in Toscana voleva venire (o restare) a farsi strada nella ragnatela della burocrazia e accelerare i tempi. Quantomeno a rendergli certi, che per un investitore – accanto alle infrastrutture che un territorio garantisce – è forse la cosa più importante. Per questo la Toscana, che più volte ha ricevuto anche i complimenti dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Mr Philips, è stata premiata l’anno scorso dalla rivista Fdi del Financial Times per la migliore st rategia sulla promozione degli investimenti esteri messa in campo tra le regioni del sud Europa.
Il prossimo capitolo riguarderà i protocolli di insediamento, evoluzione dei protocolli localizzativi. Il bando uscirà dopo il 2 marzo e sono previsti incentivi a fondo perduto per le aziende che investiranno, anche straniere, a fronte di impegni in innovazione, attività e posti di lavoro per almeno cinque anni. Accanto alle partite che si giocheranno sul fronte della riforma della formazione professionale, l’efficienza energetica e un nuovo sistema di trasferimento tecnologico che aiuti a superare l’eccessiva frammentazione che oggi esiste.