Associazioni e movimenti
Il Metodo Rondine alla Casa Bianca
Con la consegna del libro “The Rondine Method” a John McCartey, senior advisor for political engagement alla Casa Bianca, si è conclusa la missione della delegazione di Rondine negli Stati Uniti
«Emerge sempre di più il riconoscimento dell’unicità di Rondine Cittadella della Pace, dove i giovani e le giovani leader del futuro si formano portando le sensibilità culturali di Paesi differenti in guerra, cercando di capire come aprire spiragli per prospettive di pace», ha dichiarato il presidente Franco Vaccari al termine dell’incontro con i rappresentanti del Bureau of Conflict and Stabilization Operations (CSO), nel quale si è evidenziato un reciproco interesse: da una parte di portare la società civile a presentare le istanze per la pace e dall’altra di ascoltare l’andamento dei conflitti secondo la sensibilità dei giovani. Con l’invito a questi di partecipare al YouTopic Fest 2024, il festival di Rondine che metterà il proprio focus sulla “fiducia”.
E prima di tornare in Italia c’è stato un ultimo significativo incontro alla Casa Bianca, dove il presidente di Rondine Franco Vaccari e Miguel Diaz, ex ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, hanno consegnato il nuovo libro in inglese sul Metodo Rondine (The Rondine Method) a John McCartey senior advisor for political engagement alla Casa Bianca.
The Rondine Method. A Relational Approach to Conflict edito da Rowman & Littlefield Publishers, volume a cura del fondatore di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, di Chip Hauss, membro emerito del Consiglio e Senior Fellow per l’innovazione presso Alliance for Peacebuilding oltre che autore di numerose pubblicazioni di politica comparata e peacebuilding e del già citato Miguel H. Díaz, è stato precedentemente presentato in due sedi d’eccezione, a New York e a Washington.
Il 5 dicembre presso il Consolato Generale d’Italia a New York in occasione dell’evento culturale dal titolo “Peace, Made in Italy: A Relational Approach to Conflict” che ha visto il Metodo Rondine al centro del dibattito, in quanto eccellenza educativa e nel peacebuilding di fronte a una platea di professori universitari, imprenditori e persone legate al mondo della cultura newyorkese: «Credo che esista una via italiana per la pace. È un atteggiamento naturale nei confronti della mediazione: riconosciamo senza giudicare le differenze e le prospettive, senza prendere posizione. È un approccio inclusivo, il Metodo Rondine non vale solo per la politica, perché riguarda le relazioni», ha dichiarato il Min. Plen. Fabrizio di Michele, Console Generale d’Italia a New York.
«Ho avuto il piacere di presentare il Metodo Rondine alle Nazioni Unite qualche anno fa con la loro campagna Leaders for Peace e mi congratulo per il seguito che hanno appena avuto. In questo contesto il messaggio di Rondine è ancora più potente. I giovani sono le prime vittime ma anche i primi sostenitori della pace, del cambiamento climatico e dei bisogni delle generazioni future. Ecco perché l’Italia ha bisogno e vuole i giovani al tavolo», ha sottolineato Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, durante il ricevimento presso l’ambasciata in onore della delegazione di Rondine.
Giovedì 7 dicembre è stata la volta dell’Alliance for Peacebuilding una rete di oltre 200 organizzazioni, di cui Rondine fa parte, che lavorano in 181 paesi per prevenire e ridurre i conflitti armati, la violenza e la fragilità e per costruire una pace sostenibile.
Rondine Cittadella della Pace nel 2021 ha ottenuto lo status consultivo ECOSOC, Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, il terzo più importante organo delle Nazioni Unite che costituisce la maggiore piattaforma intergovernativa delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, con competenza principale sulle questioni di carattere economico, sociale e ambientale. Status che fornisce l’accesso non solo all’ECOSOC, ma anche ai suoi molteplici corpi sussidiari, ai vari meccanismi per i diritti umani delle Nazioni Unite e ad eventi specifici organizzati dal Presidente dell’Assemblea Generale.
La missione negli Stati Uniti ha confermato il crescente interesse per l’esperienza di Rondine e il contributo alle differenti società, anche non necessariamente in guerra, nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione della pace. Grazie a un Metodo, riconosciuto anche a livello accademico, che ha oltre venticinque anni di esperienza sul campo.