Da allora è considerato patrono di tutti gli obiettori di coscienza e oggi anche protettore dei giovani che prestano l’anno di servizio civile nazionale.Di sicuro il servizio civile rappresenta una preziosa opportunità di coinvolgimento e impegno: basti pensare che nel 2001, in tutta Italia, lo avevano scelto in 39 e oggi sono ben 46mila, per lo più ragazze, mentre oltre 80mila giovani avevano presentato domanda. La Caritas, nel territorio nazionale, ha in servizio attualmente 1.137 giovani, di cui 51 all’estero e 1.086 in Italia. Dal 2001 a oggi, sempre con la Caritas, hanno svolto il servizio civile 4.700 volontari e 2.700 sono i volontari richiesti dalla nei progetti presentati per il 2007, ancora in approvazione. Davanti a questi numeri è doveroso cercare nuove strade perché il servizio civile sia autentica scuola di pace, di nonviolenza, di cittadinanza.Nella nostra Caritas diocesana attualmente sono 15 i giovani impegnati nel cammino di servizio. In diocesi è in atto la collaborazione con l’Azione Cattolica e con la sua commissione giovani affinchè il servizio, insieme alla componente formativa, possa caratterizzare il cuore dell’esperienza e possa conivolgere un numero sempre maggiore di ragazzi e ragazze provenienti anche dalle nostre parrocchie e movimenti.La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro celebrerà San Massimiliano in due momenti organizzati da Caritas e Azione Cattolica. Giovedì 22 marzo, alle 21, i locali della Caritas diocesana in via Fonteveneziana ad Arezzo ospiteranno una conferenza su «Massimiliano, martire per obiezione di coscienza» guidata da Fabrizio Fabbrini, docente universitario di Storia della Chiesa. Invece, giovedì 29 marzo, alle 21, nella chiesa di San Michele ad Arezzo è in programma una veglia di preghiera presieduta dal Vescovo. Filo conduttore sarà una frase di Benedetto XVI: «La Pace è scritta nel cuore dell’uomo».Alla base dei due momenti organizzati in diocesi c’è il messaggio del Papa per la giornata della pace del 1 gennaio 2007 in cui richiama la centralità della persona umana nella testimonianza e nella costruzione della pace: «Sono convinto – scrive il Santo Padre – che rispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le basi per un autentica promozione integrale dell’uomo». Inoltre sul tema dell’impegno personale per la costruzione della pace siamo certi che San Massimiliano sia un testimone e un esempio di vita privilegiato per tutti i giovani che attraverso il servizio civile mettono in pratica l’invito del Santo Padre. «Ogni cristiano – afferma il Papa si senta impegnato ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti».