Vita Chiesa
Il frate di Pietrelcina e i «maledetti toscani»
DI GIANCARLO SETTI
Nel quartiere di San Frediano si incontra mons. Mario Gonnelli, sacerdote con l’argento vivo addosso, traboccante di fede e di carità. Testimone e figlio spirituale di Padre Pio che aveva piegato la sua cocciutaggine: «Quel frate lassù non mi torna e non ci andrò mai». Testardi i fiorentini! Padre Pio li piega e 1i forgia. È la storia di Giovanni di Prato, il quale lontano di Dio, che abitualmente bestemmia, un giorno per curiosità sale a San Giovanni Rotondo ma ridiscende diverso. Uomo di zelo, testimone di quel Padre che vorrà far conoscere a tanti e tanti che guiderà e accompagnerà al convento sul Gargano. Costruirà nella sua Calenzano una chiesa che è succursale della parrocchia.
Padre Pio piega i testardi? Non si sa perché. Ma se il marito è il capo della famiglia, la moglie è il collo. Anche Giuseppe Canaponi fu dolcemente costretto, portato dalla moglie a San Giovanni per un gravissimo incidente. Dopo vari interventi non avrebbe potuto camminare né tanto meno piegare la gamba. Padre Pio appena lo vide esclamò: «Inginocchiati e confessati». Il ferroviere bestemmiatore si trovò inginocchiato. La moglie fu testimone così di un duplice miracolo: l’arto che riprendeva la sua funzione e la fede che iniziava il suo cammino. Questo miracolo fu documentato dalle riviste mediche del mondo intero. E Canaponi andò in giro ovunque per parlare, testimoniare, le maraviglie di Dio.
Se le anime accendono le anime come le fiaccole, si può immaginare il riverbero che diffondeva in Toscana da questi apostoli, efficacissimi testimoni.
Dalla piana di Campi salì un giorno Maria Demarista, iniziando un movimento che si animò intorno al Padre e a lei e che avrebbe dato vita ad un pensionato, addirittura ad una mini cittadella. Salgono e discendono in diversi da San Giovanni Rotondo: il giudice Alessandri che taglierà con il suo coltello i registratori spia, il prof. Bruno Tenti che sarà direttore generale del Ministero delle Finanze. Industriali come Michelagnoli, Calamai, Lucchesi; impresari e artigiani come Cappelli e Piccini; nobili come Gondi e Antinori.
E infine dalla zona di Cecina, umile e silenziosa, una donna ha fatto con le proprie mani i guanti per Padre Pio. Mi sembra emblematica la sua figura, nel cuore di questa regione. Spero che, dal suo Paradiso, San Pio benedica questa nostra terra che lo ha compreso, amato e seguito.