Opinioni & Commenti

Il dramma d’autunno: il cambio degli armadi

di Umberto Folena

E’ arrivato l’autunno. Gli indizi sono i soliti. Oggi fa freddo, ieri faceva caldo, domani farà… Se esci con l’ombrello, tra le nuvole si fa largo beffardo il sole; se esci senza ombrello, le nuvole ti si precipitano addosso con la stessa allegria d’una banda di Apache sulla diligenza. Si sta come sugli alberi le foglie, direbbe il poeta. Unica certezza e unico segnale inequivocabile: abbiamo tutti il raffreddore. Ti vesti, ti svesti, ti rivesti e starnutisci.

Con l’autunno l’armadio conosce la tradizionale transumanza: camiciole e calzoni di cotone, lavati e profumati, finiscono nei ripiani del letargo. Anche i calzini bianchi, orribili eppure così pratici, ma chi non ne ha almeno un paio nell’angolo in fondo del cassetto? Al loro posto maglioni, calzettoni, velluti e giacconi. Gli unici che si ostinano a non ammettere la realtà dei fatti sono gli adolescenti maschi, che escono con la solita t-shirt ricamata di disegni orribili e forse macchie di sugo o che sembrano tali, impossibile dirlo se non succhiando la maglietta: s’infilano con indolenza t-shirt a maniche corte, felpa con cerniera aperta e cappuccio, zaino lurido e salutano, mentre i primi fiocchi di neve dondolano senza alcuna fretta d’adagiarsi sul selciato. La mamma non urla più: scuote il capo. L’armadio dell’adolescente non si deve affaticare. Ma tutti gli altri cambiano. Chi cambia armadio e chi cambia direttamente la villa (il premier).

«Giornale», «Libero» e «Fatto Quotidiano» assicurano che gli armadi sono pieni di scheletri. Quelli degli altri. Il Pd allarga le braccia: quali armadi? Troppi traslochi, o smarriti o mai avuti. A Filicudi, isola delle Eolie, tal Vincenzo Sarpi dopo un litigio con la moglie per via di armadi che avrebbero nascosto amanti e affini, ha direttamente dato fuoco alla casa tutta intera per darle una lezione. Chissà che soddisfazione.

Sorridete? A noi pare la metafora di una possibile Italia prossima incombente. Speriamo di no. È autunno, verrà primavera. Me l’ha garantito uno sciamano maya.