Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il «dopo-scuola» a Sansepolcro: la parrocchia diventa classe.

Una «palestra» di convivenza e di vita. Può essere sintetizzata con queste semplici parole l’esperienza del doposcuola, attivata da qualche anno dalla parrocchia San Giovanni Evangelista di Sansepolcro. Per tutto l’anno scolastico, nel pomeriggio, dal lunedì al venerdì, l’ufficio parrocchiale si trasforma in una piccola scuola, che grazie alla collaborazione di volontari della parrocchia e dell’associazione «Il timone», ma anche di alcuni studenti e studentesse delle scuole superiori, aiuta i più piccoli a fare i compiti. L’aspetto propriamente scolastico è importante perché questi ragazzi trovano un aiuto concreto in quello che è il loro lavoro quotidiano, ma c’è un altro aspetto che va al di là e che ci porta a riflettere su un tema di stretta attualità: l’integrazione culturale. Il messaggio più importante che questo tipo di attività offre è proprio lo stare insieme; ogni giorno infatti vengono per studiare ragazzi che portano le loro esperienze diverse l’una dall’altra. Ci sono studenti che vengono da altri paesi, alcuni che si sono trasferiti a Sansepolcro da altre città italiane, alcuni che professano altre religioni, ma tutti fanno i compiti per poter migliorare a scuola. Ormai da anni anche Sansepolcro sta sperimentando quella che è un’esperienza globale, cioè il confronto con altre culture; non è purtroppo raro venire a conoscenza di episodi di cattiva integrazione, che in alcuni casi sfociano nell’intolleranza. L’esempio di un doposcuola che vede ogni giorno ragazzi, che non sempre sono integrati negli ambienti che frequentano quotidianamente, che passano del tempo insieme per uno scopo comune (a dirla tutta nemmeno troppo divertente, fare i compiti) è sicuramente un’esperienza positiva. Da quest’anno un gruppo di volontari della parrocchia ha formato anche un’associazione, «Il timone», che cerca di portare avanti più organicamente possibile varie attività, fra cui il doposcuola. E proprio grazie all’impegno dell’associazione, quest’anno è stato arricchito anche da un corso di formazione rivolto ai ragazzi volontari, che aiutano i più piccoli nel loro impegno scolastico quotidiano.In aprile, infatti, l’associazione in collaborazione con la cooperativa sociale «Artre onlus» e grazie al contributo della Comunità montana Valtiberina Toscana, ha organizzato il primo «Corso di formazione per mediatori dell’apprendimento», con l’intento, riuscito, di dare nuovi strumenti ai ragazzi che si propongo di educare chi frequenta il doposcuola. di Lorenzo Becci