Italia

Il discorso di Mattarella tra gli applausi del Parlamento: “Costruire l’Italia del dopo emergenza”

“Sono stati giorni travagliati per tutti, anche per me” ha affermato il Capo dello Stato. “Il prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni avrebbe potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Questa consapevolezza è la ragione del mio sì e sarà al centro del mio impegno di Presidente della nostra Repubblica nell’assolvimento di questo nuovo mandato”, ha aggiunto nel suo discorso, scandito da 55 applausi del Parlamento.

“È una chiamata inattesa alla responsabilità alla quale non posso sottrarmi. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato, adempirò al mio dovere. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione. Il mio pensiero è rivolto a tutte e tutti gli italiani, in particolare a quelli più in sofferenza che si attendono dalle istituzioni della Repubblica diritti, rassicurazioni e sostegno”, ha detto il Presidente Mattarella. “Dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza – ha detto il Presidente della Repubblica – È ancora tempo di un impegno comune per rendere più forte l’Italia, ben oltre le difficoltà del momento. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano. Un Paese che cresca in unità”.

Nel suo discoraso anche un pensiero ai giovani: “Tanti, troppi giovani sono sovente costretti in lavori precari e malpagati, quando non confinati in periferie esistenziali”, ha detto il Presidente Mattarella. “Costruire un’Italia più moderna è il nostro compito – ha detto il capo dello Stato durante il suo discorso di insediamento alla Camera – Ma affinché la modernità sorregga la qualità della vita e un modello sociale aperto, animato da libertà, diritti e solidarietà, è necessario assumere la lotta alle diseguaglianze e alle povertà come asse portante delle politiche pubbliche”.

“Desidero ricordare in quest’aula il Presidente di un’altra Assemblea parlamentare, quella europea, David Sassoli – ha ricordato Mattarella concludendo il suo discorso – La sua testimonianza di uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo e capace di rappresentare le istituzioni democratiche ai livelli più alti, è entrata nell’animo degli italiani. ‘Auguri alla nostra speranza’ sono state le sue ultime parole in pubblico. Aveva appena detto: ‘La speranza siamo noi'”.

La cerimonia del giuramento segue un rituale serrato: Sergio Mattarella ha tenuto il giuramento alla Camera dei Deputati dove ha tenuto il discorso programmatico, dopodiché in piazza Montecitorio ha reso omaggio al Milite Ignoto prima di tornare al Quirinale.