Numerosi studi pubblicati via via negli ultimi anni hanno individuato nella società italiana delle forme di emarginazione e povertà prima sconosciute. Quali ne siano le cause e quali i provvedimenti per porvi rimedio non è certo un compito facile e non sempre basta la sola buona volontà. La Caritas diocesana da sempre è impegnata in questi mondi difficili, spesso nascosti, con iniziative in ambiti d’intervento anche molto diversi gli uni dagli altri. Intervenire non è sempre facile, e oltre alla buona volontà è necessaria una competenza ed una capacità organizzativa non certo improvvisabili. È proprio partendo da questa esigenza che la Caritas diocesana ha organizzato a partire dal mese di dicembre un corso di formazione per animatori alla carità. «L’animatore – dichiara il vicedirettore della Caritas diocesana Alessandro Buti -è una sorta di moltiplicatore di attenzioni, questo corso vorrebbe far acquisire un metodo, essere uno strumento da riportare poi in parrocchia». Gli incontri sono aperti a tutti ed in particolare si ricorda l’appuntamento di venerdì 8 febbraio alle 17.30 presso la Caritas diocesana in via Fonte Veneziana 19 in cui interverrà mons. Vittorio Nozza direttore della Caritas Italiana. Luca Primavera