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Il cuore della Toscana porta il pane in Africa: dal movimento Shalom un forno in Benin

«Il vostro cuore ha battuto forte per aiutare anche il mio Paese e io oggi sono qui per dirvi grazie». È stato questo l’esordio della visita che mons. Victor Agbanou, Vescovo di Lokossa, ha fatto a Firenze per condividere gli ultimi aggiornamenti sul progetto di solidarietà in Benin realizzato dal Movimento Shalom nell’ambito della campagna «Un cuore si scioglie», promossa da Unicoop Firenze.Dopo il successo dei 3 panifici realizzati in Burkina Faso negli scorsi anni, l’attività del Movimento Shalom si è infatti allargata al Benin per la creazione di un nuovo panificio a Lokossa, città che versa in una situazione di estrema povertà.Il progetto, finalizzato a favorire il lavoro e l’autonomia della popolazione, si articola in 2 anni: il primo dedicato alla costruzione della struttura e il secondo alla sua messa in funzione. Il ricavato delle vendite del panificio servirà a garantire anche l’autosufficienza di una casa famiglia che accoglie 40 bambini orfani.A presentare l’iniziativa anche don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom: «Abbiamo portato la povertà in Africa, attraverso secoli di sfruttamento, e adesso consideriamo i poveri un problema» ha affermato, facendo riferimento al dibattito sull’immigrazione di questi giorni. I progetti che l’associazione, anche attraverso la campagna «Un cuore si scioglie», porta avanti mirano proprio a costruire opere di solidarietà, come orfanotrofi e presidi medici, ma anche a fornire gli strumenti attraverso cui queste opeer sociali possano sostenersi da sole, come il panificio che nascerà a Lokossa.