Toscana

Il Ctg vuole prendere il largo

DI SIMONE PITOSSI

C’è un associazione toscana che ha deciso di prendere il largo. Si tratta del Ctg (Centro turistico giovanile) della Toscana che questa domenica 24 febbraio si appresta a celebrare il cinquantesimo di fondazione. Il tema del secondo congresso regionale – che si terrà alla Certosa di Firenze a partire dalle 9.30 – è «50 anni di Ctg in Toscana: il desiderio di prendere il largo» e vedrà la presenza del vescovo delegato per il turismo mons. Vasco Bertelli e di quello delegato per il laicato mons. Giovanni De Vivo. Presidente regionale del Ctg è Alessandro Baldi di Sesto Fiorentino (Firenze) che, dopo otto anni di lavoro alla presidenza, non si ricandida per il prossimo quadrienno perché «è giusto dare un segnale di rinnovamento». «Il tema del congresso – ci spiega il presidente uscente – è composto da due elementi: uno ricorda la storia dell’associazione regionale, l’altro si collega al tema del Ctg nazionale». Il Ctg toscano è nato nel 1953 – tre anni in ritardo rispetto a quello nazionale nato nel 1949 – come opera dell’Azione cattolica e si è reso autonomo nel 1970.

Baldi, proviamo a fare un bilancio di questi cinquant’anni di vita del Ctg in Toscana…

«La nostra è una realtà che non ha mai avuto dei grossi numeri: non abbiamo mai superato i 25 gruppi in regione. Però guardando i soci che abbiamo potuto incontrare, le parrocchie che abbiamo aiutato nell’animazione del tempo libero il bilancio è positivo. Possiamo essere contenti soprattutto dell’aspetto formativo: la nostra è sempre stata una scommessa sulla formazione della persona in un’ottica cristiana partendo dal turismo e dal tempo libero. E, spesso, siamo stati profetici: infatti alcune iniziative lanciate dal Ctg negli anni Sessanta e Settanta, come la pulizia delle spiagge o delle rive dei fiumi, oggi sono diventate all’ordine del giorno».

Oggi quali sono i settori di lavoro che vi proponete di affrontare per «prendere il largo»?

«Innanzitutto la collaborazione con altre associazioni. In questo senso abbiamo già aperto questa strada con il progetto del circolo culturale–sportivo in parrocchia portato avanti insieme al Csi. E questo non sarà l’unico settore di lavoro in sinergia con il Centro sportivo italiano. Infatti penso che per le associazioni sia molto importante lavorare insieme. In secondo luogo ci impegneremo nella politica del turismo: il circolo non si dovrà fermare all’attività per i propri iscritti ma dovrà avere un occhio di riguardo alla realtà turistica associativa regionale. Un altro aspetto è quello del rilancio della politica di ricettività sociale in regione: vogliamo ampliare la nostra gamma di strutture ricettive gestite o affiliate all’associazione che siano un punto di riferimento per il turismo sociale in Toscana. Da questo punto di vista partiamo da una situazione già buona che, in alcuni casi, crea anche opportunità di lavoro transitorio per i giovani. Infine ci sono altri due temi che ci stanno a cuore e che l’associazione terrà in primo piano per i prossimi anni. Prima di tutto l’ecologia orientata in senso cristiano: spesso si sente parlare di Legambiente, Wwf, ma non si parla mai del punto di vista cristiano su un tema importante come quello dell’ambiente. In secondo luogo terremo un’attenzione sempre più particolare al mondo della scuola».

A chi si rivolge la vostra associazione?

«I giovani sono sempre al primo posto della nostra attività, anche se gli associati di giovane età oggi non superano il 25%. La nostra attenzione è rivolta anche in modo particolare alle famiglie: abbiamo vari gruppi che cercano di favorire un turismo di tipo familiare. Ciò è evidente anche nella ricerca di strutture ricettive per un turismo sociale alla portata di tutti. Ma non ci fermiamo qui. Infatti ci rivolgiamo anche ad un turismo attento alla terza età. Insomma, la nostra è un’azione a tutto tondo».

La scheda: Ctg, che cos’èIl Centro Turistico Giovanile (Ctg) è un’Associazione a carattere nazionale che si interessa di tempo libero e turismo sociale, quali strumenti educativi per una crescita umana e culturale delle persone. Il Ctg è nato nel 1949 – in Toscana nel 1953 – come opera dell’Azione Cattolica e si è reso autonomo nel 1970, mantenendo inalterate le proprie finalità educative e la propria ispirazione cristiana. Oggi si estende in tutta Italia con trecento gruppi di base, mille operatori ed animatori volontari, centotrenta centri di vacanza in località di grande richiamo turistico e naturalistico, coinvolgendo nelle proprie attività più di centomila persone. Il Ctg si rivolge ai giovani e non, coprendo tutte le fasce d’età, dai ragazzi agli anziani.