Vescovi Toscani
Il cordoglio per i militari uccisi in Iraq
I Vescovi della Conferenza Episcopale Toscana, in spirito di collegialità, desiderano manifestare la loro più cordiale e sentita partecipazione al dolore di tutta l’Arma dei Carabinieri per le vittime del vile e disumano attentato terroristico in cui hanno tragicamente perso la vita giovani militari in servizio di pace.
Più volte, in fedeltà al nostro magistero episcopale, siamo intervenuti in difesa della pace internazionale e per condannare ogni forma di guerra e di conflitto armato, invocando dal Signore il dono inestimabile della convivenza pacifica nella concordia, per lo sviluppo e la promozione dei popoli.
Abbiamo fatto eco alle parole accorate del Papa, che in più occasioni ha cercato di convincere i potenti della inutilità della guerra, come mezzo per risolvere i problemi politici sullo scenario mondiale. Parole, purtroppo, inascoltate e tradite!
Ora soltanto ci rendiamo conto che le conseguenze della guerra sono inevitabilmente altra violenza e altre vittime, perché la violenza chiama altra violenza e la morte viene esorcizzata con altre morti.
È tragico che in questa logica perversa ci rimettano sempre coloro che, invece, lavorano per la pace e la democrazia, diventando martiri di questi ideali conculcati da chi vuole vendetta e semina terrore.
Questi Carabinieri hanno dato la vita per questi ideali e dobbiamo ricordarli con commozione e riconoscenza, per un sacrificio così radicale, che però non resterà vano e inutile. Il sangue dei «giusti» è sempre seme di speranza e di luce.
Assicuriamo la nostra fervente preghiera di suffragio per ciascuno di loro. E la nostra preghiera si fa ancora più sofferta per le famiglie delle vittime, che si sono trovate improvvisamente senza i loro cari. Pensiamo ai tanti figli, alcuni ancora piccoli, che resteranno privati per sempre del loro padre.
A tutta l’Arma dei Carabinieri va la nostra stima, la nostra simpatia e il ricordo più sincero per le molteplici benemerenze a servizio della legalità, della libertà e dello Stato.