Abbiamo chiesto ad uno dei consulenti familiari che operano all’interno del Consultorio diocesano «La Famiglia» di spiegarci come funziona questo organismo.Quando è nato il consultorio?«Quasi dieci anni fa, un gruppo di persone che da tempo desideravano un impegno più preciso in favore della famiglia e delle problematiche familiari incontrò il gruppo di padre Luciano Cupia, il sacerdote che ha trasformato le sue intenzioni in un metodo scientifico e di approccio nel lavoro, formando una rete di consultori di ispirazione cristiana. Così, dopo il diploma di consulenti familiari e psicoterapeutico consultoriali, abbiamo esposto il progetto al Vescovo che, rispondendo con grande entusiasmo, ci ha messo a disposizione una bellissima casa che si trova nel centro storico di Arezzo, in via San Niccolò 51».Che cosa ha significato chiamare un consultorio «familiare». Vi occupate delle coppie separate o che si separano?«Assolutamente. L’esperienza della separazione è soltanto una delle questione che trattiamo nella consulenza. Anzi, il nostro desiderio è sempre quello di evitare questo che è sempre un dramma per tutti. In realtà, dietro l’aggettivo “familiare” c’è molto di più. C’è la convinzione che ogni travaglio umano si intersechi comunque con la famiglia e possa trovare proprio nelle dinamiche familiari un principio ed una molla per l’acquisizione di una consapevolezza e la maturazione di scelte autonome della persona».Come funziona esattamente la consulenza familiare?«Il consultorio si propone come servizio qualificato di consulenza al singolo, alla coppia, alla famiglia in molteplici aree di intervento, quali le relazioni, la sessualità, la morale, le dinamiche genitori e figli, l’adolescenza, la terza età. Il consulente familiare assomma in sé varie professionalità ed instaura, nel rispetto assoluto del segreto professionale, una relazione d’aiuto finalizzata a far sì che la persona comprenda se stessa, i propri valori, le proprie risorse e maturi scelte personali libere ed autonome. L’attività, naturalmente, è supportata dall’intervento di specialisti delle varie materie (psicologia, psichiatria, pedagogia, diritto, morale, etc )».Ma sappiamo che ci sono anche altre importanti attività del consultorio.«Sì. Innanzitutto operiamo come unità di base dell’istituto “La Casa” di Milano, accreditato in vari paesi per il percorso di adozione internazionale. Inoltre, presso la nostra sede è possibile frequentare la scuola triennale per diventare consulenti familiari o soltanto, per chi lo preferisce, svolgere un cammino di auto – conoscenza. Infine, l’associazione di volontariato “La Famiglia” (che regge il consultorio) organizza convegni e seminari e collabora assiduamente scuole, parrocchie e gruppi». Per informazioni sul consultorio è possibile telefonare allo 0575.23.120 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 17 alle 19.